di Nathan Greppi
L’EUJS (European Unione of Jewish Students) ha recentemente inaugurato una campagna, intitolata Never Again – Right Now!, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione degli uiguri, una minoranza etnica di religione islamica che vive nello Xinjiang, provincia della Cina occidentale.
Secondo un’inchiesta del New York Times del novembre 2019, più di un milione di uiguri sono detenuti in veri e propri campi di concentramento, dove vengono costretti a mangiare maiale e a bere alcolici in modo da abiurare la loro fede. E secondo diverse testimonianze, gli internati sono spesso vittime di torture, violenze sessuali e sterilizzazioni forzate. Il governo cinese si è giustificato dicendo che è una misura per contrastare il terrorismo islamico.
In un editoriale congiunto di Bini Guttmann e Mischa Ushakov, presidenti rispettivamente dell’EUJS e del JSUD (Unione Tedesca degli Studenti Ebrei), si legge: “Lunedì 27 gennaio abbiamo commemorato il 75° anniversario della liberazione di Auschwitz nella Giornata della Memoria. Quel giorno, migliaia di persone, compresi politici e celebrità, hanno detto ‘Mai più!’ […] Ma dire semplicemente ‘Mai più!’ non è abbastanza. Per noi, in quanto giovani ebrei, ‘Mai più!’ è molto più di una dichiarazione vuota pronunciata alle vigilie per i nostri antenati.”
“È per questo che affrontiamo l’antisemitismo ogni giorno in tutta Europa. Ed è per questo che crediamo di dover agire ora in solidarietà con gli uiguri che in Cina sono minacciati da un genocidio culturale.” Essi accusano il mondo, e l’Europa in particolare, di chiudere gli occhi per continuare a fare buoni affari con la Cina, e hanno chiesto alle istituzioni europee “di intraprendere azioni decisive. Di anteporre le persone al profitto. Di onorare i nostri valori. Di imparare dalla storia dell’Europa. […] La lotta per i diritti umani e quella per i diritti degli ebrei sono un’unica lotta, e in questo spirito noi diciamo: è tempo di alzarsi, di farsi valere, e di agire per fermare il genocidio culturale degli uiguri.”
L’EUJS e il JSUD hanno organizzato la campagna in collaborazione con il WUC (World Uighur Congress), organizzazione per i diritti degli uiguri che ha sede a Monaco di Baviera.