L’UGEI si apre anche ai giovani non iscritti alle Comunità

Giovani

La notizia è stata pubblicata nella newsletter l’Unione Informa arrivata domenica pomeriggio: il Congresso straordinario dell’UGEI, l’Unione dei Giovani Ebrei d’Italia, riunitosi a Milano dal 17 al 19 maggio, apre le sue porte “a tutti i giovani portatori di un particolare interessamento e legame nei confronti dell’ebraismo per ragioni familiari, anche se non iscritti a una Comunità ebraica. La decisione riguarda in particolare i giovani figli di unioni interreligiose”.

Il Congresso straordinario di questi giorni si è tenuto dopo le dimissioni ai primi di aprile, del presidente, Susanna Calimani e del Consiglio esecutivo eletto lo scorso novembre a Firenze (Moshe Polacco, Benedetto Sacerdoti, Alessandra Ortona, Raffaele Naim, Sara Astrologo, Gady Piazza, Fiammetta Rimini, Giorgia Campagnano).
I nuovi consiglieri eletti nella riunione straordinaria di Milano sono Margherita Hassan (Milano), Alessandra Ortona (Milano), Benedetto Sacerdoti (Padova), Michal Terracini (Milano), Yoel Hazan (Milano) Emanuele Boccia (Milano), Simone Bedarida (Firenze), Emanuele Gargiulo (Napoli), Filippo Tedeschi (Torino).
Ma al di là delle nomine, ciò che è più interessante sono i temi del dibattito che ha preceduto l’elezione. Oltre che dei nodi che hanno portato alle dimissioni dei consiglieri; ai problemi economici e di organizzazione interna, si è parlato infatti molto anche di identità ebraica, di partecipazione dei giovani alla vita comunitaria e all’UGEI stessa. Ed è proprio dal confronto su questo tema che è emersa la novità più rilevante di questo Congresso: la decisione di consentire anche a giovani non ebrei – ovvero, come si legge su l’Unione Informa, a “tutti coloro che si trovano in percorso di conversione da un lato e a coloro che verso l’ebraismo portano un interesse speciale dovuto a un legame familiare dall’altro” – di prendere parte alle iniziative dell’UGEI. Si tratta di una decisione di grande portata e della quale certamente si parlerà ancora.

Durante il Congresso si è parlato anche delle iniziative politiche e culturali di cui l’Unione dei Giovani Ebrei dovrà farsi promotrice; delle modalità di comunicazione, delle necessarie modifiche statutarie, e anche del rapporto con i giovani della comunità romana, negli ultimi tempi rimasti forse un pò al margine del gruppo UGEI.