Media e mondo ebraico: un seminario europeo a Firenze

Giovani

di Nathan Greppi
Già da prima dei massacri del 7 ottobre, è diventata sempre più chiara per i giovani ebrei la necessità di sapersi interfacciare con i mezzi di comunicazione, dai media tradizionali ai social, per contrastare i discorsi d’odio antisemiti e antisionisti.

Per elaborare tattiche e strategie in difesa delle proprie istanze, l’EUJS (European Union of Jewish Students), ha organizzato a Firenze un evento tenutosi da giovedì 30 novembre a domenica 3 dicembre, dal titolo EUJS Union Accelerator: Ins and Outs of Jewish journalism.

L’evento, organizzato assieme ad altre organizzazioni giovanili ebraiche tra cui l’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia), ha visto radunarsi nel capoluogo toscano oltre una ventina di persone nella fascia d’età 18-35 anni provenienti dai seguenti paesi: Regno Unito, Irlanda, Austria, Germania, Macedonia del Nord e Repubblica Ceca. Oltre a loro, erano presenti diversi italiani che li hanno accolti nei locali della Comunità Ebraica di Firenze, dove si tenevano i dibattiti e i pasti serali e pomeridiani.

Molto spazio è stato dato agli esponenti di varie riviste giovanili ebraiche, che hanno raccontato le loro diverse esperienze e avanzato proposte per arricchire la loro offerta culturale: oltre alla direzione di HaTikwa, organo di stampa dell’UGEI, sono venuti a parlare delle loro esperienze in ambito giornalistico anche i giovani delle riviste Noodnik (Austria), Eda (Germania), Aleph(Regno Unito e Irlanda) e The Bridge (EUJS).

Oltre ai giovani emergenti, sono venuti a parlare anche professionisti di lungo corso: come Elisabetta Fiorito, giornalista di Radio 24, ed Elie Petit, della rivista ebraica francese K, il quale ha spiegato come aggregare notizie da altre testate e creare un evento di presentazione dei propri progetti editoriali.

Non sono mancate poi attività ricreative oppure legate al contesto locale: oltre alle preghiere in Sinagoga, si è tenuta anche una visita guidata del centro storico e dei luoghi ebraici di Firenze. Mentre sabato sera, dopo la fine di Shabbat, i partecipanti hanno passato una serata alla scoperta della vita notturna fiorentina.

Il giorno seguente, dopo le ultime sessioni, ognuno ha ripreso la strada di casa, fornito di nuovi strumenti per difendere le proprie idee e alzare la voce dei giovani nei media.