di Ilaria Myr
Un utile di 2,1 milioni di euro, nonostante le difficoltà create dalla pandemia: sono risultati soddisfacenti quelli del bilancio 2020 presentati giovedì 8 luglio all’Assemblea degli iscritti della Comunità ebraica di Milano tenutasi su Zoom, purtroppo poco partecipata.
Il presidente Milo Hasbani ha inizialmente ringraziato tutto il Consiglio per il lavoro che ha portato questi risultati, e in particolare il direttore amministrativo uscente Massimo Perseu (a cui subentra Silvia Scarantino) e il Segretario generale Alfonso Sassun.
«Malgrado la crisi sanitaria e tutte le difficoltà di questo ultimo anno e mezzo, abbiamo mantenuto alti i servizi della Comunità ebraica – ha dichiarato – grazie a un ottimo lavoro di squadra».
Una gestione oculata dei costi
L’assessore al Bilancio e ai contributi Rony Hamaui ha poi illustrato i dati del bilancio. «Nel 2020 abbiamo conseguito un utile di 2.111 milioni euro, contro un consuntivo 2019 di 1.105 milioni – ha spiegato -. Sono risultati che sono andati ogni oltre aspettativa. Questo forte miglioramento è dovuto non tanto alle entrate, che pure hanno tenuto ben, quanto alle misure prese per contenere i costi, prima fra tutte una gestione molto oculata della cassa integrazione, dei dipendenti». Buono anche, tenendo conto della crisi pandemica, il risultato delle entrate ordinarie, in attivo di 609 mila euro, così come quello della gestione straordinaria (1,5 milioni) dovuto principalmente a lasciti, eredità e donazioni.
I risultati dei singoli settori risentono dell’impatto negativo della pandemia e dell’assenza di eventi e aggregazione sociale, con qualche eccezione positiva: la scuola, i servizi sociali e la Casa di riposo.
In conclusione, Rony Hamaui ha riassunto i risultati ottenuti dal 2018 a oggi dalla legislazione uscente. «Nel 2018 avevamo un patrimonio netto negativo di 512.084 euro, che faceva preveder interventi straordinari – ha spiegato -. Nel 2019 siamo passati in attivo, con 814.574 euro, e quest’anno 2,8 milioni di euro. Un risultato che ci fa dire che nel futuro, se continueremo con una gestione oculata, avremo una situazione governabile e tranquilla. Siamo usciti da una situazione quasi fallimentare e possiamo ragionevolmente gestire presente e futuro con maggiore serenità.
Riguardo al budget 2021 (340mila euro), Alfonso Sassun ha specificato che si tratta di una cifra decisa nell’ultimo trimestre dell’anno, quando ancora le incertezze erano molte. «Siamo rimasti prudenti sui ricavi e i costi, ma per il momento sta andando meglio del previsto».
Il bilancio è stato quindi votato all’unanimità dall’Assemblea e, successivamente, dal Consiglio.