di Ester Moscati
La sera di martedì 8 giugno si è riunito via Zoom il Consiglio della Comunità con all’ordine del giorno un aggiornamento sulla strage della funivia di Stresa; le procedure in vista delle Elezioni della Comunità di Milano e dell’Unione delle Comunità italiane (Ucei); una panoramica sulle attività del Bet Din del Rabbinato di Milano, una presentazione del lavoro svolto per la sistemazione del cimitero ebraico di Musocco e le tariffe per le inumazioni. Tra le varie ed eventuali, si è annunciata la visita a Milano di rappresentati della European Jewish Association e sono stati chiesti ragguagli sulla diffusione del Bando di ricerca del Dirigente scolastico.
La tragedia di Stresa e il futuro del piccolo Eitan
Il presidente Milo Hasbani ha raccontato di essere sempre in contatto con le famiglie di Amit e Tal Biran z’l, per dare “assistenza dove possiamo, accompagnamento e sostegno legale” e di seguire il percorso di guarigione del piccolo Eitan che presto sarà dimesso dall’Ospedale di Torino.
“Come comunità ci siamo stati in questa terribile circostanza; le due raccolte di fondi per sostenere il futuro di Eitan stanno andando molto bene e appena possibile decideremo le modalità della erogazione. Per il momento Aya Biran, sorella di Amit, ha avuto l’affido temporaneo dal Giudice tutelare”.
Per la raccolta organizzato alla Fondazione Scuola, si è deciso di attendere istruzioni del Giudice tutelare stesso.
Progetto cimitero Musocco
Rosanna Bauer e Mara Della Pergola hanno presentato lo stato del progetto di sistemazione del Campo 3 del cimitero di Musocco, originariamente ideato da una associazione fondata da Maurina Alazraki e Patrizia Sassoon. Un lavoro delicato e impegnativo che consiste in una fase di catalogazione delle tombe con tutte le relative criticità (lapidi rovinate, illeggibili, sprofondate, coperte da vegetazione), ricerca di discendenti che possano essere chiamati a contribuire al ripristino e di donazioni per la sistemazione di quelle tombe per le quali sarà impossibile risalire a familiari.
“Desidero ringraziare prima di tutto Maurina e Patrizia – ha detto Rosanna Bauer – è stato un lavoro lungo e impegnativo ricostruire la mappa del Campo 3. È stato arduo perché in comunità la mappa era lacunosa, più accurata invece quella del Comune. Si tratta di 742 tombe, risalenti agli anni dal 1946 a tutti gli anni ‘50; tutte le tombe sono state schedate, con le caratteristiche di ciascuna, lo stato delle iscrizioni e del verde circostante. 109 tombe sono molto danneggiate o sprofondate, c‘è un grande lavoro da fare, con il Rabbinato insieme all’assessore e ai referenti al Culto”.
Mara Della Pergola, invece, ha detto che, prima di affrontare il progetto di schedatura degli altri Campi, “vogliamo partire con la fase due, contattare i parenti, ma spesso non ci sono riferimenti completi. Per questo occorre lanciare un appello tramite il Bollettino per cercare di rintracciare le famiglie e partire con una campagna di raccolta fondi. Chiedere un preventivo a diverse ditte per sistemare intanto il verde, molto invasivo e molto trascurato”.
Alla presentazione del progetto sono seguiti diversi interventi dei Consiglieri, con suggerimenti per far conoscere la problematica a tutti gli ebrei milanesi, anche, come ha detto Rony Hamaui, con una mail a tutti gli iscritti, sms, messaggi e contatti personali. Si tratta di una questione di decoro e di etica che ha bisogno del sostegno di tutti, trattandosi di un investimento economicamente importante. Milo Hasbani, che in passato come assessore al Culto si è occupato del problema, ha suggerito le modalità di richiesta di preventivi, suddivisi per tipologia di intervento e, dice, “coprire una tomba è una mitzvà”.
Aggiornamento sulle attività del Bet Din
Rav Alfonso Arbib, Rabbino Capo della Comunità di Milano, ha aggiornato il Consiglio sulle attività svolte dal Bet Din di Milano negli ultime sei mesi: “Una attività piuttosto intensa, – ha detto – i corsi di ghiurim sono continuati sia su zoom sia in presenza, per il percorso di conversione di 15 persone”. C’era stata una piccola interruzione per il lockdown nei primi mesi della pandemia, ma poi i Corsi, le verifiche e i colloqui sono ripresi.
Poi ci sono state diverse decisioni operative, alcuni ghiurim e due divorzi, “che hanno aspetti negativi e positivi. Sempre bello se una famiglia si ricompone, ma a volte il divorzio è l’unica soluzione”. Il Rav ha ringraziato per la collaborazione e il ruolo di “facilitatore” Elio Toaff, già entrato pienamente in campo, e Davide Nahum per il sostegno psicologico che però “a distanza” è più difficile e quindi la sua collaborazione deve essere ancora ampliata.
I percorsi di ghiurim continuano, alcuni in fase iniziale, altri più avanzati. E poi ci sono interventi per controversie economiche, molto delicati.
Anche questo tema ha suscitato domande e interventi da parte del pubblico, che hanno consentito a Rav Arbib di approfondire e spiegare: il programma di ghiur è diverso tra adulti e minori (per i quali il percorso è essenzialmente legato alla Scuola); le lezioni dei corsi sono comuni a donne e uomini, mentre i temi prettamente femminili sono trattati a parte.
Il servizio funerario
La delibera sull’adeguamento delle tariffe per la prenotazione di uno spazio per l’inumazione accanto a un congiunto è stata occasione per una discussione sulle ditte che offrono il servizio funerario. Perplessità sul modus operandi di alcuni ha fatto sì che fosse proposta la costituzione di una commissione, per vagliare il rispetto delle convenzioni, delle procedure e delle tariffe stabilite dalla Comunità.
Un tema delicato, per il quale il rispetto da parte di tutti di una condotta eticamente ineccepibile è condizione necessaria per collaborare con la Comunità, che deve e vuole offrire ai propri iscritti un servizio improntato alla sensibilità e alla correttezza, verso persone rese particolarmente vulnerabili dal dolore e dalla perdita di una persona cara.
Si è convenuto tra tutti i consiglieri che occorre vigilare perché le famiglie siano tutelate da pretese eccessive e ingiustificate da parte delle ditte che lavorano in convenzione con la Comunità, che prevede una tariffa di 2580 euro tutto compreso.
Su questo tema sono intervenuti, oltre al Presidente Milo Hasbani, soprattutto i consiglieri Sara Modena, Rony Hamaui, Raffaele Besso, Serena Vaturi, Antonella Musatti e Davide Romano. Il Segretario Generale Alfonso Sassun ha precisato che “la commissione deve essere di monitoraggio e controllo e bisogna divulgarne il lavoro sia per far sapere agli iscritti che sono tutelati, sia per la correttezza dei fornitori”.
Delibere relative alle Elezioni per il rinnovo
del Consiglio della Comunità di Milano e dell’UCEI
Il Segretario Generale Alfonso Sassun ha sottoposto alla discussione consiliare le delibere relative alle elezioni per il rinnovo del Consiglio della Comunità ebraica di Milano (elezioni anticipate a seguito delle dimissioni dei Consiglieri della Lista Wellcommunity e della conseguente decadenza dell’intero Consiglio) e alle elezioni dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, che invece avrebbero dovuto tenersi nel 2020 e sono state rimandate per la pandemia di Covid-19.
Entrambe le elezioni si svolgeranno domenica 17 ottobre 2021, mentre la scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per il 18 agosto. Saranno a breve pubblicate tutte le procedure che, essendo state oggetto di discussione in Consiglio, hanno subito alcune modifiche rispetto alla presentazione iniziale.
A causa della diminuzione del numero degli iscritti alla Comunità di Milano, saranno 17 i nuovi consiglieri CEM e non più 19 come oggi. Un’altra importante novità è che si potrà votare non solo in presenza nei seggi comunitari ma anche online su una piattaforma dedicata. Tutte le procedure saranno spiegate in dettaglio sul Bet Magazine/Bollettino, su Mosaico e tramite Newsletter.