di Redazione
Riceviamo e pubblichiamo due note all’indomani del Consiglio di insediamento, una di Raffaele Besso per Wellcommunity e la risposta di Milano Ebraica.
Vorremmo ribadire che i media della comunità sono un servizio a disposizione di tutti e che daremo voce a tutti, ma che non sono un’ “arena gladiatoria” e che per questo ci sono i social network, ivi compresa la pagina Facebook di Mosaico.
Il commento di Raffaele Besso (Wellcommunity)
Siamo amareggiati che la nostra disponibilità a lavorare insieme (con noi di Wellcommunity in posizione di minoranza) a Milano Ebraica mettendo il bene della Comunità davanti a tutto, sia stata ignorata. Non discussa o contestata, ma ignorata. Ne prendiamo atto con dispiacere, poiché tale arroganza non è coerente con il messaggio della “comunità di tutti”, slogan di Milano Ebraica durante la campagna elettorale. Ma questo gesto rappresenta soprattutto un pessimo inizio per tutta la nostra comunità. Peccato, perché crediamo che in tutte le liste ci siano persone di valore. E che escludere il 48% della comunità non sia stato un gesto inclusivo, anzi. Dopo la vittoria di Milano Ebraica, della “comunità di tutti” non si vede più neanche l’ombra.
A questo punto, non ci resta che sperare che la maggioranza garantisca uno spazio anche a noi sui media comunitari, al fine di potere esercitare pienamente il nostro diritto all’opposizione. Visto l’atteggiamento di questa sera, nulla è più scontato. Nulla.
La risposta di Milano Ebraica
Dispiacersi perchè si è perso un’elezione è comprensibile. Quindi capiamo lo stato d’animo dei candidati di Wellcommunity, ma non capiamo e accettiamo il contenuto del comunicato inviato alla redazione di Mosaico.
Il nuovo regolamento elettorale era stato studiato per non trovarsi in una situazione di stallo e permettere a chi avesse vinto di poter governare. Questo è ciò che faremo accollandoci ogni onere e rischio per i prossimi 4 anni. Ricordiamo che durante tutta la campagna elettorale entrambe le liste non hanno giustamente perso occasione per comunicare agli elettori l’importanza del voto di lista. E il 52% di chi ha votato ha scelto Milano Ebraica.
L’accusa che ci viene mossa infine di non avere mostrato ieri sera in Consiglio disponibilità a collaborare con i consiglieri di WC, è pretestuosa e priva di ratio. Infatti dopo un’inattesa e provocatoria richiesta di candidare nuovo presidente Cem Raffaele Besso, WC con un comunicato propone che tre loro candidati entrino in Giunta. Richiesta quanto meno curiosa in quanto non solo priva di qualsiasi preventiva negoziazione con ME, ma neppure accennata a Milo Hasbani candidato Presidente Cem, per capire se vi fosse da parte nostra disponibilità a discutere la proposta. Richiesta quindi arrogante e strumentale per scatenare la bagarre in cui da ieri sera ci troviamo.
Non riteniamo invece di dover neppure commentare la poco velata polemica sullo spazio che WC potrebbe trovare sui media comunitari. Vogliamo considerarla solo brutto modo per chiudere il loro comunicato.