di Roberto Zadik
Dopo la lunga pausa estiva, nell’antivigilia dello Yom Kippur, lunedì 24 settembre, il Consiglio della Comunità si è riunito, con un’ora di ritardo dovuta alla lunga riunione di Giunta che lo ha preceduto. Tanti gli argomenti, poche le polemiche e numerose le tematiche affrontate e sviluppate dai consiglieri.
Presenti alla serata, il presidente della Comunità, Walker Meghnagi, il Rabbino Capo, Rav Alfonso Arbib, il Segretario Generale della Comunità Alfonso Sassun, i consiglieri Daniele Schwarz, Joseph Menda, Gad Lazarov, Simone Mortara, Daniele Cohen, Claudia Terracina, Ruben Gorjan, Guido Osimo, Raffaele Turiel, Claudio Gabbai, Stefano Jesurum, Vanessa Alazraki, Davide Hazan, Afshin Kaboli e Davide Nassimiha.
La riunione è cominciata subito, senza troppi preamboli, con l’approvazione del verbale dello scorso 3 luglio. Si è poi passati alla nomina del coordinatore del consiglio: dopo qualche ipotesi su una eventuale candidatura del consigliere Guido Osimo, tutti i membri hanno votato all’unanimità per Simone Mortara che ha cominciato il proprio incarico di coordinatore durante la seduta stessa. Ringraziando i membri del consiglio “per la fiducia che mi avete dato” Simone Mortara ha sottolineato la necessità di “lavorare in piena armonia e condivisione” proponendo di organizzare qualsiasi cosa con adeguato anticipo “in modo che tutti i consiglieri possano rivedere le informazioni necessarie per tempo snellendo così le procedure”.
Subito dopo il Consiglio ha affrontato delibere di natura tecnica come la bonifica dello spazio davanti alla Scuola e un problema relativo al gasolio da riscaldamento; su questi punti il Consiglio si è soffermato brevemente, così come riguardo alla eredità ricevuta dal signor Singer e alle relative pratiche di successione.
Si è passati poi ad altri punti all’ordine del giorno: la nomina dei rappresentanti del Consiglio della Comunità presso i Consigli della Fondazione Scuola, della Fondazione Binario 21 e della Fondazione CDEC. Al Binario 21 è stata subito confermata l’ex consigliera Sara Modena, mentre si è discusso sulla conferma di Micaela Goren Monti al CDEC, per la necessità di una verifica sui requisiti.
Più complicato è stato l’argomento della nomina dei rappresentanti della Comunità per la Fondazione Scuola. Con l’intento di aumentare la collaborazione con la Fondazione stessa, trovando nuove idee da applicare per il futuro, “attraverso un mandato chiaro a prescindere dalle simpatie personali e rafforzando il legame fra Comunità e Fondazione” come ha sottolineato il consigliere Raffaele Turiel (dimissionario assieme agli altri due precedenti rappresentanti Daniele Schwarz e Ruben Pescara), durante la seduta sono state discusse varie possibili candidature con notevole scambio di idee e di proposte da parte dei singoli membri. Tutto questo è avvenuto attraverso un vivace alternarsi di nomi, di opinioni, e di proposte tanto che Simone Mortara ha ironizzato dicendo “votiamo se votare”. Gioco di parole che rende l’idea di quanto si sia discusso prima di eleggere i rappresentanti presso la Fondazione. Chi ha vinto? Alla fine sono stati scelti tre nomi importanti come Milo Hasbani, per la sua esperienza nella gestione comunitaria e del fund raising, Avram Hason eletto con ben 16 voti, quasi all’unanimità da parte di tutto il Consiglio (assente durante la serata), e Daniela Ovadia, apprezzata in questi anni per il suo contributo nell’ambiente comunitario.
In conclusione della serata sono stati discussi anche il problema dell’impianto di riscaldamento della scuola e la sua verifica funzionale e la necessità di un regolamento interno per la Comunità ebraica di Milano, attribuendo ai consiglieri Guido Osimo, Simone Mortara e Ruben Gorjan il compito di studiare, insieme al segretario generale Alfonso Sassun, una bozza di regolamento, previsto dal nuovo statuto UCEI.
La successiva riunione di Consiglio, il 16 ottobre, è stata ricca di spunti di discussione e di confronto su alcuni punti importanti, come il viaggio in Israele assieme al Sindaco Giuliano Pisapia del presidente Walker Meghnagi, accompagnato dai consiglieri Daniele Nahum e Rami Galante e da Ruggero Gabbai, regista e consigliere comunale. Oltre a questo, con la coordinazione efficace di Simone Mortara si è parlato anche della visita del sindaco in Comunità e a Scuola il 23 ottobre per inaugurare le nuove strutture di sicurezza attorno agli edifici comunitari realizzate grazie al Comune di Milano.
Si è poi discusso della compilazione del Bilancio, che va predisposto entro il 30 novembre e sarà votato in Giunta a gennaio; si è annunciata l’inaugurazione, l’11 novembre, del CDI, Centro Diurno Integrato presso la Residenza Arzaga, che sarà, come ha detto Claudio Gabbai, assessore alla Casa di Riposo e ai Servizi Sociali, «aperto oltre che alla Comunità anche al mondo esterno». Durante la riunione si è parlato molto della nuova struttura del CDI, dell’inaugurazione alla quale saranno presenti i donatori che ne hanno permesso la realizzazione, anche aiutando chi non riusciva a pagare la retta. A questo proposito Claudio Gabbai ha detto che «questa è un’occasione per avviare vari progetti, come ospitare persone di età meno avanzata rispetto agli ospiti della Casa di Riposo, promuovendo la socialità fra persone; intendiamo organizzare assieme a Antonella Musatti, direttrice della Residenza, una serie di conferenze, dibattiti e partite a carte in una sala apposita, riservata a queste iniziative».
Buona parte del Consiglio è stata dedicata alla visita in Israele del Sindaco e alla “Settimana della cultura palestinese” a Milano, con tutte le polemiche che questa manifestazione si è tirata addosso, a partire dalla scelta del logo (una cartina della “Palestina” che includeva tutti i territori dello Stato di Israele). Come ha sottolineato il presidente Meghnagi «Pisapia è un amico e dobbiamo rispettarlo, abbiamo ottimi rapporti col Comune e non ho voluto creare incomprensioni inutili con dichiarazioni pubbliche; abbiamo chiesto un incontro con Pisapia in privato e sono convinto che, assieme all’amministrazione comunale, realizzeremo assieme molte cose positive». A questo proposito è stata avviata la proposta dal consigliere Nahum di organizzare prossimamente un Festival della cultura ebraica, per la quale c’è già la piena disponibilità del Comune e dell’assessore Boeri.
La serata si è conclusa con il ricordo, da parte del Rabbino Capo Rav Arbib, della razzia del Ghetto di Roma, il 16 ottobre 1943, quando 1024 ebrei furono deportati. Solo 16 tornarono. Il Rav ha ricordato che nella stessa data ebraica ricorrono «la deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma nel 1943 e l’attentato alla singagoga di Roma nel 1982, in entrambi i casi era il 22 di Tishrì, Sheminì Azeret».Come ha evidenziato Simone Mortara su «questa data è opportuno rivolgere tutti un pensiero, alle persone scomparse in quel giorno».