di Redazione
«Pagare il proprio contributo è un dovere e anche un forte segnale di appartenenza». È questo l’appello lanciato da Milo Hasbani, consigliere della Comunità delegato al rapporto con gli iscritti, dal presidente Walker Meghnagi, dal Rabbino Capo Alfonso Arbib, dal segretario generale Alfonso Sassun e da tutto il Consiglio.
«Aiutateci a far fronte a tutti gli impegni presi con i nostri fornitori, ai nuovi progetti, come quello della ristrutturazione dell’Aula magna ‘A. Benatoff’ e delle due palestre, che saranno a disposizione entro fine anno. Lavori necessari e fortemente voluti dal Consiglio, realizzati grazie a generose donazioni e raccolte di singoli e della Fondazione Scuola, come la nuova mensa, già completata grazie ad una donazione (foto in alto). Tutto questo per tutti noi iscritti e per i nostri ragazzi.
Questo appello è rivolto a tutti coloro che ancora non hanno pagato il contributo dell’anno in corso, a quelli che per vari motivi hanno deciso di allontanarsi dalla Comunità e di sospendere il loro contributo, a coloro che hanno ricevuto la cartella per la prima volta, con una richiesta annuale di 60 euro, una cifra simbolica per sentirsi parte della nostra comunità e poter votare alle prossime elezioni comunitarie del 2025. Molti che hanno fatto la Alyià hanno deciso comunque di pagare questa quota, perché hanno un forte legame e si sentono vicini alla comunità milanese».
«Mi rivolgo – dice in particolare Milo Hasbani – a tutti quelli che ancora non sono iscritti e soprattutto a coloro che hanno deciso di chiedere l’esonero dal pagamento dei contributi. Ripensateci, perché abbiamo bisogno di tutti voi». Ormai la nostra Comunità conta su circa 5.200 iscritti; dobbiamo far crescere questi numeri, anche per poter avere una quota più alta dell’8×1000 da parte dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
«Quest’anno – continua Hasbani -è stato particolarmente difficile: il nostro Servizio sociale ha aiutato moltissime persone, abbiamo aiutato Israele e accolto diverse famiglie per un certo periodo di tempo, 80 bambini a Scuola subito dopo la tragedia del 7 ottobre 2023. Abbiamo inoltre dovuto affrontare elevate spese per la protezione civile, che è stata rafforzata a causa dell’attuale situazione. Continuiamo nel contempo a migliorare l’offerta culturale, grazie alle iniziative di Kesher e del Rabbinato, che essendo proposte anche online possono essere seguite anche dall’estero».
I contributi alla Comunità possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi, come pure le donazioni liberali fatte da aziende o da privati alla nostra Onlus.
«Sono a vostra disposizione – conclude Milo Hasbani – assieme al nostro staff dell’ufficio amministrativo, per qualsiasi chiarimento. Facciamo crescere la nostra comunità tutti insieme, per il futuro dei nostri ragazzi!».