di Redazione
La sera di martedì 4 giugno si è insediato il nuovo Consiglio della Comunità. Eletto presidente Milo Hasbani, in Giunta Timna Colombo, Olympia Foà, Rony Hamaui, Carlotta Jarach, Daniele Misrachi e Antonella Musatti.
La riunione di Consiglio si è aperta alle 19.00 alla presenza di tutti i 19 consiglieri eletti, 10 della lista Milano ebraica e 9 di Wellcommunity, nell’aula magna della Scuola. Quasi assente il pubblico, meno di 10 persone in tutto, come a dire che la passione di una delle campagne elettorali più combattute di sempre si è incanalata nella delega agli eletti.
Attorno al tavolo i consiglieri si dividono per gruppi, a destra la compagine di Milano ebraica, a sinistra Wellcommunity, al centro di fronte alla platea il Segretario Generale Alfonso Sassun e accanto il Rabbino Capo Rav Alfonso Arbib.
Milo Hasbani come membro “anziano” del Consiglio apre la seduta dichiarando il primo punto all’ordine del giorno: la Elezione del Presidente. Antonella Musatti per Milano ebraica propone Milo Hasbani mentre per Wellcommunity Luciano Bassani propone Raffaele Besso “Non con spirito polemico ma semplicemente perché è il nostro candidato al ruolo”.
Le votazioni si svolgono a scrutinio segreto, Sassun distribuisce i foglietti e li raccoglie in un’urna; ma ovviamente non ci sono sorprese: con 10 voti contro 9 viene eletto Presidente Milo Hasbani.
“Durante questa campagna abbiamo invitato ad esprimere tutte le 13 preferenze a disposizione per la stessa lista, in modo da dare più forza al vincitore. Perché con il nuovo regolamento chi vince ha la responsabilità di governare per attuare il programma sul quale è stato votato. Io chiedo la fiducia a tutti e conto sull’esperienza di quelli che hanno lavorato nei consigli precedenti. Abbiamo deciso di costituire una Giunta monocolore, ma anche diverse commissioni aperte a tutti i consiglieri. Rivolgo anche un appello a tutta la comunità e a tutti i nostri sostenitori: siamo aperti al confronto e ad accogliere idee e proposte. Vogliamo una comunità unita. Grazie anche ai nostri candidati che non sono stati eletti. Abbiamo bisogno anche della loro collaborazione”.
Il secondo punto all’ordine del giorno è l’elezione della Giunta. Nonostante la dichiarazione di Hasbani sulla costituzione di una giunta monocolore, Raffaele Besso propone di dare valore al fatto che la vittoria di Milano ebraica è stata di misura: 52% contro 48%. “Riconosciamo la vostra vittoria ma la nostra priorità resta tutta la comunità -ha detto – offriamo quindi la nostra disponibilità a collaborare al governo della CEM. Chiediamo di essere coinvolti nella Giunta, con 3 consiglieri su 7 (6 assessori più il presidente ndr), per rispetto al risultato elettorale. Proponiamo Ilan Boni, Dalia Gubbay e Davide Levi. Quando nel 2012 Wellcommunity vinse le elezioni, il presidente Walker Meghnagi aprì la giunta anche alla lista Ken, che pure aveva perso, questo per far sentire tutti coinvolti. Nessuno vince, nessuno perde. Con la stessa coerenza oggi mettiamo da parte l’orgoglio e facciamo questa proposta, a voi la facoltà di scegliere”.
Il Segretario Alfonso Sassun ha chiesto se anche Milano ebraica avesse una dichiarazione di voto prima dell’elezione della Giunta, ma Milo Hasbani conferma: Giunta monocolore e commissioni aperte a tutti. E fa i nomi: Timna Colombo, Olympia Foà, Rony Hamaui, Carlotta Jarach, Daniele Misrachi e Antonella Musatti. Si vota. La compagine di Milano ebraica sostiene compatta i suoi sei candidati, 10 schede con i 6 nomi prescelti. I 9 voti di Wellcommunity vanno ai tre nominati da Besso.
In Giunta vanno quindi Timna Colombo, Olympia Foà, Rony Hamaui, Carlotta Jarach, Daniele Misrachi e Antonella Musatti.
Chiude la seduta “aperta” la voce di Rav Alfonso Arbib. E lo fa augurando mazal tov al nuovo consiglio e al “nuovo” presidente (Milo Hasbani era già co-presidente con Raffaele Besso, ndr.)
“Oggi è Rosh Chodesh Sivan, un giorno particolare, il Capomese che precede il Matan Torà, il Dono della Torà sul monte Sinai. È il giorno in cui il popolo ebraico entra nel midbar, nel deserto e inizia il suo percorso. Entriamo nel deserto, un elemento fondamentale nella storia ebraica. Il deserto rappresenta simbolicamente l’umiltà. Anche Moshé Rabbenu, il nostro più grande maestro, è lodato per la sua umiltà. È l’umiltà che ci permette di imparare. Ognuno deve avere l’umiltà di imparare.
L’altro elemento è il Sinai. L’obiettivo è la Torà. Ricevere la Torà. Dobbiamo averlo in testa ogni momento. Il popolo ebraico è un popolo perché ha la Torà. Come è possibile? Il matan Torà ci riunisce. Siamo un solo popolo con un solo cuore. Che possiamo davvero essere così è l’augurio che faccio a tutti noi”.
La prima riunione di Consiglio si chiude con l’esame, a porte chiuse, dell’ultimo punto all’ordine del giorno (le procedure per la scelta del nuovo direttore della Rsa) e poi con la Giunta che attribuisce gli assessorati.
Quindi: Milo Hasbani Presidente. Antonella Musatti Vice Presidente e Assessore a RSA e Welfare. Rony Hamaui Assessore a Bilancio, Contributi e Personale. Timna Colombo Assessore alla Scuola. Olympia Foà Assessore a Trasparenza, organizzazione e procedure. Daniele Misrachi Assessore a Comunicazione e Ufficio Stampa. Carlotta Jarach Assessore ai Giovani. Poi le deleghe aggiuntive. Milo Hasbani delega ai Contributi e al Culto. Antonella Musatti delega al Personale. Olympia Foà vice Assessore ai Giovani. Carlotta Jarach delega all’Ufficio Stampa. Poi le deleghe fuori Giunta. Gadi Schoenheit portavoce del presidente e Assessore fuori Giunta alla Cultura. Pia Masnini vice Assessore alla Scuola e delega agli Eventi culturali. Rosanna Bauer vice Assessore a RSA e Welfare.
Tutti, dunque, Assessori, vice assessori e delegati appartenenti alla lista Milano ebraica, al contrario di quanto è avvenuto in passato, quando la minoranza ha sempre avuto un ruolo che rispecchiasse anche il suo elettorato. In questo caso, il 48% della comunità.