Un consiglio ricco di dibattiti e temi

Giunta e Consiglio

di Roberto Zadik

Andante con brio con finale tempestoso. Questa la definizione sintetica della lunga e laboriosa seduta di Consiglio comunitario tenutasi martedì 9 luglio cominciata tardivamente verso le 22 e conclusasi dopo l’una di notte.

Presenti all’appello quasi tutti i consiglieri, a parte i due assenti, Simone Mortara, Stefano Jesurum e il dimissionario Daniele Schwarz, assessore alle scuole, del quale si è parlato approfonditamente nel corso della serata. Hanno partecipato, infatti, alla seduta il presidente Walker Meghnagi, il Rabbino Capo Rav Alfonso Arbib, i vicepresidenti Daniele Cohen e Rami Galante, il segretario generale Alfonso Sassun, i consiglieri Gad Lazarov, Raffaele Besso, Joseph Menda, Guido Osimo, Ruben Gorjian, Davide Hazan, Afshin Kaboli, Daniele Nahum, Claudio Gabbai, Guido Osimo, Davide Nassimiha, Raffaele Turiel, Vanessa Alazraki e Claudia Terracina. Erano presenti in sala anche Roberto Jarach, presidente Ucei, Sandra Arbib, Mira Maknouz, l’ex consigliera Sara Modena, Daniele Cohenca e Joseph Salvadori.

Tanti gli argomenti affrontati prima serenamente, poi in maniera decisamente più tesa, specialmente nel finale. Ad aprire le consultazioni, le dimissioni dell’Assessore alle Scuole, Daniele Schwarz che, arrivate per lettera lo scorso 19 giugno, sono ancora in attesa di chiarimenti e forse già rientrate. Come ha specificato il presidente Meghnagi, dopo aver ascoltato tutti i consiglieri, “bisogna decidere cosa fare, chiederò a Schwarz che intenzioni ha, penso che se confermerà le proprie dimissioni lo farà da entrambi gli incarichi, di consigliere e di assessore alle scuole. Non credo che possa rientrare una volta presa questa decisione”. Su questo tema, rigide contrapposizioni e vivaci scambi d’opinione si sono alternati nella prima parte della riunione, a seconda degli schieramenti d’appartenenza. I membri della maggioranza intendono “recuperare Schwarz” -come ha sottolineato Joseph Menda aspettando “un segnale da parte sua, una controfferta”-, perché come hanno ribadito in accordo con lui sia Ruben Gorjian che Vanessa Alazraki “ha dimostrato capacità uniche portando avanti importanti trattative”. Invece al contrario gli appartenenti all’opposizione, intendono giungere ad una “rapida risoluzione del problema visto che l’anno scolastico è alle porte”, come ha suggerito Daniele Cohen, e perché, come ha sottolineato Gad Lazarov, “bisogna evitare di procrastinare ancora, visto che la scuola è una priorità”. I membri della lista Ken hanno così proposto la nomina eventuale di Davide Hazan come sostituto di Schwarz; e infine il consigliere Claudio Gabbai ha proposto che insieme ad Hazan venisse affiancato come supervisore Guido Osimo. Insomma tanti orientamenti differenti e prese di posizione forti; come quella di Daniele Nahum che ha rimarcato come con Schwarz ci fossero stati svariati problemi tra cui la “difficoltà di dialogo con gli insegnanti”.

Dopo l’argomento Schwarz, l’assessore Besso e il segretario Sassun hanno affrontato anche delicati argomenti di natura economica e amministrativa, parlando della delibera di dismissione dello stabile di via Beatrice d’Este, oltre che di riduzione dei tassi con le Banche, ridotti mediamente dell’1,65 %, con quindi un possibile risparmio annuo di circa 76 mila euro sugli interessi passivi;  e si è parlato anche di calo dei costi e di arginamento delle spese. Durante la presentazione dei dati trimestrali l’assessore Besso ha specificato che l’unica nota negativa della situazione attuale è la “diminuzione dei contributi degli iscritti: nei dati di fine giugno sono stati incassati 960mila euro contro 1 milione e 40mila dell’anno scorso”. Ovviamente questi, come ha specificato Besso sono “stime provvisorie, ho presentato ieri i numeri e non ho avuto molto tempo”; ma come ha sottolineato la consigliera Claudia Terracina “sono stati fatti grandi passi in avanti e mi complimento con Besso e con Sassun per l’ottimo lavoro svolto anche se quando avremo dati più sintetici sarà meglio per tutti noi”.

Punto caldo della serata, il Progetto Talmud Torà che si è ampliato a tal punto da monopolizzare l’ultima parte del Consiglio: qui ci sono state discussioni e scontri d’opinione anche molto accesi. Dopo la bella presentazione realizzata dall’Assessore al Culto e Vicepresidente Rami Galante, -che ha raccontato in power point la situazione attuale dei corsi di Talmud Torà, rivolti a bambini dai 6 anni in poi-, si è parlato di un vero e proprio rilancio e di nuove idee e progetti che dovrebbero partire da ottobre, dopo le feste solenni. Un’iniziativa nata in risposta alle polemiche sui criteri di iscrizione al Talmud Torà del tempio persiano Noam. Il nuovo corso vedrà la partecipazione di una trentina di ragazzi suddivisi in 3 gruppi: fino ai 13 anni, ovvero prima del bar mitzva; il secondo solo per bambine fino ai 12 anni, ovvero prima del bat-mitzva; e infine corsi post Bar-Mitzvà rivolti ai ragazzi dai 14 ai 18 anni. Nel vasto programma, una serie di Shabbatonim, due gite, una all’inzio dell’anno e l’altra a Lag Baomer e della possibilità per i ragazzi dei corsi di fare derashot in tempio a shabbat. Su questi e su altri punti, molte sono state le intemperanze, nervosismo e battute dei vari consiglieri. Prima fra tutte la questione della location, ovvero del luogo dove svolgere questi corsi. Molto sofferta la discussione sulla location, sospesa fra via Guastalla, che come ha detto Rav Arbib “non è solo il tempio di Kippur e delle feste” e quella della scuola ebraica che, secondo l’opinione di vari consiglieri rappresenterebbe una sede più adatta perchè vicina alle abitazioni dei ragazzi nonchè un importante punto di riferimento per le famiglie della zona. Progetto fortemente voluto dal Presidente Meghnagi, il Talmud Torà comunitario è sato infine salomonicamente distribuito su due sedi: “partiamo con entrambi i Talmud Torà, sia a scuola che al Tempio di via Guastalla e vediamo come vanno”, ha concluso Meghnagi.

Fra i tanti argomenti ci sono stati alcuni accenni al possibile trasferimento del Tempio di Rav Schmuel Rodal, il “Beth Shlomo”, in locali di via Guastalla , cosa che ha trovato tutti d’accordo.