di Ester Moscati
Progetto Net@ per i liceali, contatti con la Fondazione Lauder per il finanziamento di idee innovative. E ancora la celebrazione dei 70 anni di Israele e incontri con la Città
Nato in Israele 17 anni fa, rivolto ai liceali, si articola su tre obiettivi: formazione tecnologica, capacità di leadership, volontariato verso la collettività come “risarcimento” per la formazione ricevuta. «È il progetto Net@, che nello Stato ebraico conta oggi 21 centri e ha formato 4.000 alunni – spiega al Consiglio il Segretario Generale Alfonso Sassun -. Chi lo frequenta ha poi una maggiore possibilità di trovare un lavoro qualificato nel campo dell’Hi-tech e una migliore riuscita professionale. I ragazzi e le ragazze del Progetto Net@, nell’esercito israeliano, possono accedere all’intelligence militare».
L’Italia è stata scelta come Paese pilota per esportare Net@ e Milano, grazie al Keren Hayesod e all’Agenzia Ebraica, è la prima città in cui verrà proposto questo progetto, destinato quindi ai liceali della Scuola ebraica.
L’obiettivo, ambizioso, è poi quello di proporlo alla cittadinanza lombarda. Partner sono quindi l’Agenzia ebraica, il KH e la CEM. Il Co-presidente Milo Hasbani ha avuto un incontro con l’assessore ai servizi civici e alla digitalizzazione del Comune di Milano, Roberta Cocco, per presentare il progetto.
«Se la Comunità accetterà di farne parte – continua Sassun – potremo offrire ai nostri ragazzi una formazione della durata di quattro anni. I corsi sono in inglese. L’idea è di proporlo a partire dal secondo anno delle superiori, con due settimane propedeutiche di inglese intensivo alla fine del primo anno di liceo. Sarà organizzato con momenti formativi in aula e in laboratorio».
Il programma nei quattro anni prevede moduli di software, hardware, networking e cyber-security.
Due giovani docenti israeliani sono disposti a venire in Italia; sono ex alunni di Net@ che si sono poi formati per prepararsi ad insegnare. Ogni corso è strutturato per 20 ragazzi e la responsabilità del coordinamento e del finanziamento è in capo all’Agenzia ebraica. Il Segretario Generale ha poi spiegato come potrebbe essere organizzata la gestione operativa di questo progetto che avrebbe un grosso, positivo, impatto sull’attività scolastica. Ad un primo incontro conoscitivo con i genitori e i ragazzi, c’è stato molto interesse ed entusiasmo per la novità, che a livello scolastico potrebbe prevedere un’ora curricolare (nell’ambito dell’Informatica) e tre extra, in accordo con il Dirigente Scolastico Agostino Miele. «Nell’ambito del progetto di Alternanza Scuola- Lavoro, le competenze acquisite potrebbero essere impiegate in azienda», suggerisce Claudia Terracina. E Antonella Musatti rileva come Net@ possa essere un importante plusvalore per l’offerta formativa della nostra Scuola. Il Consiglio discute, con interventi di Ilan Boni, Joyce Bigio e altri, se offrire la possibilità di partecipare anche ai ragazzi iscritti alla Comunità che non frequentano la Scuola.
Aprire a tutti potrebbe avvicinare i ragazzi alla Comunità, con un progetto dalla forte capacità di coinvolgere e motivare i giovani, per le sue concrete possibilità di fornire competenze spendibili nel mondo del lavoro, grazie a programmi seri e collaudati.
All’unanimità il Consiglio decide di proseguire nell’organizzazione del Progetto Net@.
Viene poi presentato da Milo Hasbani il progetto Education for impact (EFI) della Fondazione Lauder. Un approccio non semplice per entrare in un circuito che alla Comunità di Roma, che lo segue già da tre anni, ha fruttato diverse centinaia di migliaia di dollari. «All’inizio non erano molto convinti – racconta Hasbani – ma poi, parlando anche con Sara Modena che ha spiegato come abbiamo organizzato il Kolel, l’emissario della Fondazione Lauder, venuto per una visita alla Scuola, ha proposto un progetto triennale.
Dobbiamo preparare materiali convincenti. A Roma sono già al terzo anno del progetto. Il loro obiettivo è finanziare scuole che poi mantengano vive le comunità. Bisogna preparare progetti e nominare un referente e un comitato qualificato per entrare in un network di scuole ebraiche. Sono molto esigenti per quanto riguarda i progetti», conclude Hasbani.
Il Consiglio è proseguito poi con la discussione sull’organizzazione dei festeggiamenti per i 70 anni di Israele, in collaborazione con il Keren Hayesod e gli enti ebraici, un evento per tutta la comunità al quale parteciperà anche l’Ambasciatore di Israele a Roma, nel mese di maggio.
In aprile si terrà invece una serata con i vertici delle forze dell’ordine per ringraziarle del loro costante impegno e vicinanza alla Comunità. Saranno ricevuti nella Sala Jarach di via della Guastalla, con una visita alla mostra fotografica di Alberto Jona Falco sull’Italia ebraica. Si sta organizzando anche un incontro con i commercialisti milanesi con l’obiettivo di sensibilizzarli sulla possibilità di devolvere l’8 per mille all’UCEI e il 5 per mille alla Comunità ebraica di Milano.