Un incontro per disegnare il futuro dei giovani

Giunta e Consiglio

Riccardo Hofmann ha organizzato a Milano il 26 gennaio un incontro con tutti gli assessori ai giovani delle Comunità ebraiche italiane per conoscere, all’inizio del suo mandato di assessore ai giovani dell’Ucei per gli under 18 (e delega ai rapporti con gli enti ebraici), la realtà e le proposte per e dei giovani delle comunità, prima di redigere il programma per il 2011.

Questo programma andrà a completare le numerose attività già predisposte dal mandato precedente di Claudia De Benedetti.

“Mi sembrava un atto doveroso e trasparente e pensato nell’ottica di non far discendere le decisoni dall’alto, a prescindere dalla loro bontà, ma di farle emergere dal basso”, ha detto Hofmann. “Tutto ciò è in linea con le decisioni del Congresso”.

Considerata la brevità di questo mandato (16 mesi) si potranno intraprendere solo alcune iniziative fondamentali, mantenendo l’impianto del servizio (progetto Chaggim per i bambini e progetto Netivot per i ragazzi) e risulta quindi ancora più importante il parere e la collaborazione delle singole comunità che ne beneficeranno.

All’incontro, alcuni assessori hanno partecipato tramite skype o in videoconferenza. Hofmann ha sollecitato tutti gli assessori o i responsabili per i giovani a contattarlo direttamente via email per esprimere il proprio parere e avanzare proposte.

Importante è stato in questa fase  il contributo di Trieste (Ariel Camerini), Torino (Ada Treves) e Milano (Gad Lazarov e Sylvia Sabbadini). “Nei prossimi giorni”, ha concluso Hofmann,  “predisporrò, con le proposte ricevute e che auspico di ricevere nei prossimi giorni anche da Roma e Firenze,  con Alan Naccache, responsabile dell’Ufficio Giovani Nazionale ed in base ad alcuni pilastri che avrei identificato (nuove proposte per gli incontri, la rete, la comunicazione, un focus sull’eta 12-15) il programma per il 2011.

In questo senso Milano, situata al centro del quadrante geografico del centro nord dove sono presenti la maggior parte delle comunità territoriali, si propone come facilitatore della costruzione della rete dei servizi per i giovani di questi territori.  Mentre penserei Roma per il centro e Napoli per il sud”.