di Gariwo
Si è spenta ieri, 15 ottobre, a Milano, all’età di 64 anni, Ulianova Radice, direttrice di Gariwo e vicepresidente dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano.
Filosofa, negli anni ’80 è segretaria giudiziaria presso il Tribunale di Milano, dove si occupa dei processi di mafia: Epaminonda, Santapaola, i catanesi. Approfondisce le intuizioni di Giovanni Falcone sui movimenti del denaro e se ne occupa per un quotidiano svizzero.
Condivide il percorso culturale di Gabriele Nissim, impegnato a indagare e sostenere la resistenza morale nei regimi dell’Europa dell’Est, a contatto con i protagonisti della Primavera di Praga, di Carta ’77, di Solidarnosc, del dissenso in Ungheria, Romania, Bulgaria.
Da qui la scoperta del salvataggio degli ebrei bulgari da parte del vicepresidente del parlamento di Sofia, Dimitar Peshev, il grande tema dei Giusti, l’incontro con Moshe Bejski nel 1999, che darà inizio alla storia di Gariwo. Nel 2001 insieme a Gabriele Nissim, Pietro Kuciukian e Anna Maria Samuelli, fonda la onlus con l’obiettivo di valorizzare le storie di quanti, durante tutti i genocidi e crimini contro l’umanità, hanno difeso i diritti umani, testimoniato la verità contro ogni negazionismo, salvato la vita e la dignità umana.
“I Giusti sono gli uomini e le donne che si sono assunti una responsabilità nella difesa dei diritti umani. Sono un esempio per i giovani, devono diventare la loro “educazione sentimentale” verso il mondo. Abbiamo proposto il messaggio dei Giusti come antidoto contro l’indifferenza e la mancanza di responsabilità, che spesso la società politica e quella civile manifestano. Abbiamo ottenuto dal Parlamento europeo l’istituzione di una Giornata, il 6 marzo, da dedicare a questo messaggio; il Senato italiano ha approvato in via definitiva la legge che fa del 6 marzo anche la Giornata italiana “dei Giusti dell’Umanità”; più di cento Giardini dei Giusti sono nati in Italia e in Europa”. Con queste parole Ulia ha raccontato il suo impegno con Gariwo nel libro Che fine ha fatto il 68. Fu vera gloria? (Guerini e Associati, 2018, a cura di Giovanni Cominelli).
Sua l’idea di creare Wefor, il progetto del 2009 sui Giardini virtuali dei Giusti, rivolto al mondo della scuola, riconosciuto dalla Comunità europea come progetto di eccellenza, che è culminato con l’istituzione della Giornata europea dei Giusti.
Saluteremo Ulia al Giardino dei Giusti al Monte Stella venerdì 19 ottobre alle ore 10.30 in una cerimonia pubblica di commiato con i rappresentanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti, composta da Gariwo, UCEI e Comune di Milano.
La camera ardente è aperta oggi e domani dalle ore 10 alle 18 in Via Amantea 3 a Milano.
Gariwo, la foresta dei Giusti (www.gariwo.net) è unʼassociazione nata per ricordare le figure esemplari che hanno salvato vite umane e si sono opposte a tutti i genocidi. Nel 2012 ha lanciato l’appello, accolto dal Parlamento europeo, per la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, giorno della scomparsa di Moshe Bejski, presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem. Nel 2003 Gariwo ha creato con il Comune di Milano e l’UCEI il Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella di Milano. Molte altre città d’Italia e nel mondo hanno accolto l’invito a creare un Giardino dei Giusti.