di Roberto Zadik
Come ogni anno, presso il Teatro Franco Parenti,il 28 maggio, si è tenuta la grande serata a sostegno dell’Ospedale Alyn di Gerusalemme, struttura pediatrica e adolescenziale d’eccellenza e tante personalità istituzionali e comunitarie hanno partecipato all’evento organizzato dall’associazione Amici di Alyn e dalla sua chairwoman Rosana Rosatti.
La serata, molto vivace, è stata presentata da Miriam Camerini, regista e attrice teatrale e si è svolta fra discorsi, immagini dei bambini in ospedale e relativi progressi grazie a questa incredibile realtà che unisce empatia e tecnologie all’avanguardia e una strabiliante performance dei fantasisti del Cirko Vertigo di Torino e le musiche in stile Goran Bregovic eseguita dai bravi musicisti dei Bandaradan che hanno concluso il tutto, salendo sulle scale del Teatro e accolti da applausi e standing ovation in una sala decisamente affollata.
Alla serata hanno partecipato varie istituzioni cittadine, come l’Assessore alle Politiche Sociali, Salute e Diritti del Comune, Pierfrancesco Majorino e personalità comunitarie, dal co-presidente della Comunità ebraica di Milano Raffaele Besso, al Rabbino Capo Rav Alfonso Arbib, al Direttore di Kesher Rav Roberto Della Rocca, al Segretario Generale della Comunità Alfonso Sassun, al Presidente del Keren Hayesod Andrea Jarach, al presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach, a David Fargion e Rosanna Supino dell’Ame, a Luciano Bassani, vice-presidente di Maghen David Adom. Assente il Sindaco Sala, che però ha inviato una lettera che è stata letta dalla Camerini prima di dare la parola ai vari interventi.
Tutto è cominciato coi saluti introduttivi della Direttrice del “Franco Parenti” Andrèe Ruth Shammah che ha sottolineato quanto “sia molto importante essere qui stasera e sostenere una realtà come Alyn in una città meravigliosa come questa”. Successivamente Majorino ha ricordato come “sostenere questo ospedale è una giusta causa perché mette al centro i bambini e i ragazzi. Dobbiamo difendere e diffondere la possibilità di aiutare l’altro, e mostrare l’importanza di conoscere esperienze e storie diverse dalla nostra mettendo al centro la persona e la solidarietà concreta e al servizio dell’altro come fa Alyn”. Anche il Sindaco Sala, ha elogiato l’impegno di questo ospedale che “si batte per i più deboli e per ridarli un sorriso ed è molto importante credere in un progetto contro la malattia e la disabilità in una città come Milano che non dimentica mai nessuno, è capitale del volontariato e che ha sempre il cuore in mano”. Analogamente la Camerini ha letto i saluti del Presidente dell’Ordine dei Medici.
Importante il discorso della chairwoman di Amici di Alyn (nella foto) e organizzatrice dell’evento che entusiasta del successo di pubblico ha dichiarato “questa è una grande serata di gioia e di serenità pensando a questo centro di riabilitazione unico al mondo, dove i miracoli avvengono davvero. Israele è in prima linea nella ricerca scientifica e in questo ospedale c’è uno staff di grande professionalità ma questo c’è anche in Italia”. “Quello che contraddistingue questo ospedale” ha poi aggiunto “è l’energia, la passione necessaria in questi tempi così duri. Quando siamo in difficoltà dobbiamo pensare alla forza dei bambini di questo luogo, portarla sempre con noi e se lo facciamo essa ci aiuterà a vivere meglio.”Molto toccante il discorso di Eliezer Be’eri, Vicedirettore Generale di Alyn e Direttore del Dipartimento di riabilitazione respiratoria. Il medico, nato in Sudafrica, ha raccontato la sua storia, e i suoi 50 anni di vita in Israele, la sua specializzazione in cardiologia pediatrica e nella cura dei bambini affetti da traumi, da improvvise malattie, come nelle storie di un ragazzo arabo, Fadi, 16enne sentitosi male improvvisamente e la sua lenta riabilitazione in seguito a un grave danno cerebrale e di Odelia, 14enne di Beersheva affetta da malattia respiratoria virale.
Fotografie, video e tanta passione per Be’eri che ha deciso di dedicare la sua vita al prossimo in una struttura “dove arabi e ebrei vivono assieme e i problemi vengono lasciati alle spalle per il benessere dei propri figli. Questo è un messaggio per l’umanità nel prendersi cura del prossimo, riconoscendo il nostro simile con empatia e altruismo”. Molto importante anche la storia raccontata da Marina Ergas dove ha parlato di una signora che ammalatasi da bambina proveniente da una famiglia marocchina molto numerosa, è stata curata dall’Ospedale Alyn e che grazie ai trattamenti medici di alto livello “anche se rimasta in sedia a rotelle ha potuto avere una vita ed ha fondato una rete di agenzie che si occupano di disabilità”. Successivamente si è passati a numeri di acrobazia, giocoleria e trucchi scenici strabilianti con il Cirko Vertigo che ha incantato il pubblico con incredibili piroette e evoluzioni, subito dopo la musica trascinante con tamburi e ottoni dei Bandaradan.