di Roberto Zadik
L’associazione Gariwo, guidata da Gabriele Nissim compie 15 anni e dal 1999 lavora ininterrottamente e mette in evidenza, sia a livello nazionale che internazionale, con grandi iniziative al Parlamento Europeo, l’importanza e il coraggio dei Giusti del passato e del presente. Figure che si sono spese personalmente per opporsi a torti e ingiustizie in vari punti del mondo anche e soprattutto grazie a luoghi straordinari come Il Giardino dei Giusti e ai diversi eventi organizzati in questi anni con il Memoriale della Shoah.
In occasione di questa importante ricorrenza, la fondazione fondata da Nissim, Piero Cuciukian e Ulianova Radice ha festeggiato con tanto di panettone e brindisi, il 19 dicembre al Teatro Franco Parenti. Alla serata, cominciata con un vivace aperitivo, hanno partecipato e sono intervenute diverse personalità istituzionali e comunitarie.
In ambito comunitario presenti all’evento il co-presidente Raffaele Besso, il vicepresidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach, al presidente dell’Ame Giorgio Mortara, il vice assessore alla Cultura Gadi Schoenheit e il regista ed ex consigliere comunale Ruggero Gabbai. A livello istituzionale, fra gli ospiti, c’erano il console di Francia Olivier Brochet, il giornalista del Corriere della Sera Antonio Ferrari, a Piero Cuciukian, co-fondatore di Gariwo assieme a Nissim e console onorario di Armenia, all’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, grazie al quale ha ricordato Nissim “è nato il Giardino dei Giusti” . Un appuntamento molto sentito dove, dopo l’aperitivo iniziale, ha preso subito la parola Nissim sottolineando “quando abbiamo cominciato 15 anni fa sembravamo dei pazzi ma poi sono arrivati tanti buoni risultati al Parlamento italiano e europeo e un crescente successo e consenso.” Nissim ha ribadito come “viviamo in tempi molto difficili per il mondo ed è di centrale importanza trasmettere il valore di figure morali di alto livello specialmente alle giovani generazioni”.
A questo proposito, Nissim ha fatto sapere che assieme al Teatro Parenti, realizzerà alcune iniziative “ad ampio respiro” come le ha definite che partiranno dal prossimo 17 gennaio con una serata sui genocidi e persecuzioni, per poi continuare con vari approfondimenti, sul terrorismo e su diverse tematiche. Preoccupato per il clima attuale e intenzionato a diffondere una vera e propria “carta dei valori” da diffondere il più possibile, Nissim ha detto “ci sono tanti elementi di negatività anche nel nostro Paese e da un po’ di tempo si è diffusa la cultura del nemico, il gusto di inveire contro l’altro e per questo crediamo nel valore dell’insegnamento e della diffusione di modelli positivi opponendoci con forza a tutto questo col nostro lavoro”.
Ringraziando il suo staff e coloro e le tante persone, diverse istituzioni ma anche artisti e uomini di spettacolo, come il musicista Gaetano Liguori e l’attore Massimiliano Speciani, che l’hanno sostenuto in questi anni, fra questi anche l’amico Janicki Cingoli direttore del Centro per la Pace in Medio Oriente, il presidente di Gariwo ha convocato alcuni amici a tenere un breve discorso e vari sono stati gli interventi. A questo proposito il presidente Besso si è complimentato vivamente col “bellissimo lavoro portato anche all’estero da Gariwo e da Nissim”. In tema di dichiarazioni, Roberto Jarach ha ricordato la profonda collaborazione con Nissim e il fatto che “all’inizio ci eravamo molto scontrati su diversi punti, a partire dal nome Gariwo che non mi piaceva. Poi abbiamo collaborato molto proficuamente con grande stimolo per entrambi realizzando notevoli traguardi col Memoriale della Shoah”.
Molto sentiti sono stati anche altri interventi. Come quello del giornalista del Corriere Antonio Ferrari, che ha sottolineato il ruolo centrale del Bene, sempre e specialmente in un momento difficile per il mondo come questo elogiando “lo straordinario impegno di Gabriele specialmente agli inizi della sua associazione. Ho molto apprezzato anche il suo discorso volto a impegnarsi contro la cultura del nemico attualmente dilagante e mi auguro che il Papa un giorno visiti il Giardino dei Giusti”.
Da segnalare, il discorso del consigliere comunale e capogruppo del Pd, Lamberto Bertolè che ha risaltato la centralità di Gariwo “nel trasmettere ai giovani non solo la Memoria ma anche e soprattutto il ruolo dei Giusti come momento in cui una persona deve compiere una scelta etica”. Molto interessante anche la testimonianza di Anna Maria Samuelli, moglie di Cuciukian e insegnante in un istituto superiore a Abbiategrasso in cui la docente ha detto “l’esempio dei Giusti e di Gariwo insegna ai ragazzi a stare più attenti ai segnali negativi attorno a loro e a fare del Bene, a reagire con coraggio e lucidità contro le ingiustizie.” Nella parte finale della serata Nissim, ha dato la parola all’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini che ha detto “Mi piace pensare a Gariwo come a un adolescente che compie 15 anni e che come tanti adolescenti sogna e spera in un mondo migliore. L’adolescenza è l’età in cui si sogna di più e si crede in quello che si fa. Grazie a Gariwo e a Gabriele per il loro prezioso lavoro e per l’impegno e per la convinzione nel mettere in pratica pensieri e ideali in azioni concrete”.