di Luciano Bassani*
La prima settimana di dicembre il Magen David Adom ha organizzato in Israele un Seminario Internazionale sulla risposta alle emergenze, indirizzato a medici e paramedici provenienti da diverse nazioni (Italia, Germania, Francia, Svezia, Australia, Svizzera) dove ho partecipato in qualità di vicepresidente di AMDA. Gli obiettivi? Portare a conoscenza dei partecipanti il sistema israeliano nelle grandi emergenze mediche; istruire il personale sui trattamenti e la gestione degli eventi di massa; rinforzare le relazioni tra MDA, altre organizzazioni amiche di MDA e varie associazioni nel campo della salute; condividere la prospettiva di Israele sulle risposte alle emergenze mediche e la gestione dei disastri. All’evento era presente il direttore del 118 della Regione Piemonte, Mario Raviolo che, frequentando MDA da anni, è diventato uno dei massimi esperti di emergenze di massa, creando l’unica realtà italiana di un ospedale da campo EMT 2 (nel mondo ce ne sono pochissimi), mentre solo Israele possiede un EMT 3. Durante il seminario sono state affrontate le tematiche inerenti alla gestione e organizzazione in caso di attacchi terroristici e in caso di incidenti di massa.
Il seminario, pensato in chiave eminentemente pratica, è stato sviluppato in cinque giorni in cui il gruppo ha visitato varie realtà del MDA: la Scuola dei paramedici, il Centro Operativo (il call center su cui convergono tutte le emergenze), i centri di Tel Aviv e Gerusalemme. Di grande interesse l’incontro con Zalut Todd, direttore della Medicina del Trauma e Emergenza dell’Ospedale di Shaare Zedek di Gerusalemme, che ha illustrato le procedure in caso di guerra chimico-batteriologica e i presidi dell’Ospedale per ridurre gli effetti devastanti di tale evenienza. La visita al Training Center del Corpo Medico di IDF è stata guidata da giovani paramedici che ci hanno istruito sulla tecnica del blocco delle emorragie coi lacci emostatici e sulla tecnica dell’intubazione.
Grande impatto emotivo per il triage in caso di attentato: suddivisi in ambulanze, abbiamo simulato e cercato di mettere a frutto le nozioni che ci erano state insegnate, in particolare la classificazione dei pazienti in codice verde, giallo, rosso e nero e la conseguente decisione sulle precedenze nel trasporto in ambulanza agli ospedali.
L’ultimo giorno il gruppo è stato assegnato alle varie stazioni delle ambulanze di MDA e ogni partecipante ha condiviso coi paramedici le chiamate e gli interventi nelle case di persone in difficoltà.
Questo corso ha in sé molte valenze positive perché mette in evidenza la grande esperienza di Israele nel settore dell’organizzazione in caso di attentati o catastrofi naturali e la grande capacità nella gestione degli eventi in tempi rapidi, che spesso fanno la differenza tra la vita e la morte. L’istruzione di personale medico e paramedico proveniente da altri Paesi a cui viene generosamente passato il proprio know how porta un messaggio al mondo chiaro e forte della grandezza di questo piccolo Stato. Quando nella caserma di IDF abbiamo assistito alla presentazione dell’attività di supporto che medici e paramedici israeliani fanno e hanno fatto andando oltre i propri confini, mettendo a rischio la propria incolumità, per portare aiuto a donne e bambini siriani devastati dalla guerra, abbiamo forse capito che la pace potrà arrivare anche dalla grande generosità e solidarietà di questo Paese e questo messaggio, assieme a tutte le nozioni apprese, spero i partecipanti a questo corso lo porteranno a casa e lo diffonderanno.
*Luciano Bassani, vicepresidente
Associazione Amici di Magen David Adom in Italia Onlus