di Giovanna Micaglio Ben Amozegh
Un pacifico “esercito rosa” impegnato, ormai da decenni, in progetti a favore di donne, bambini, integrazione e sviluppo.
Il meeting a Gerusalemme è stata l’occasione per valutare da vicino le attività che impegnano anche le adeine italiane
Un vivace “esercito” di donne si è dato appuntamento a Tel Aviv dal 19 al 23 gennaio per l’EGM 2020 (Enlarged General Meeting), durante il quale hanno avuto inizio i festeggiamenti per celebrare i 100 anni della WIZO. «È stato emozionante ritrovarsi a Tel Aviv– ha dichiarato la Presidente Nazionale Susanna Sciaky – per un evento così importante, simbolo di un secolo di storia WIZO inscindibilmente legata alla nascita e allo sviluppo dello Stato di Israele». Il 20 gennaio ha avuto luogo il Gala di inaugurazione del centenario, nella splendida cornice dell’Università Ebraica di Gerusalemme sul Monte Scopus, una serata emozionante nella quale le partecipanti di ogni federazione si sono incontrate in una festa gioiosa ed a tratti commovente, che ha unito momenti di spettacolo a momenti di riflessione e messaggi augurali.
La WIZO è presente in circa 40 paesi nel mondo e le varie rappresentanti si riuniscono per confrontarsi sulle attività del Movimento a livello internazionale ogni quattro anni in Israele per l’EGM e una volta l’anno per il MOR (Meeting of Representatives). Tanti i temi affrontati nell’ultimo appuntamento: dalle strategie di fundraising a sostegno dei numerosi progetti che impattano fortemente sulla società israeliana, fino alle rinnovate e purtroppo ancora attuali piaghe dell’antisemitismo, dell’antisionismo e del BDS.
Nel corso dell’EGM 2020 si sono svolte le elezioni per la carica della World WIZO President: confermata Esther Mor, personalità amata e stimata in ogni Federazione, già Presidente nel precedente mandato e Chairperson negli anni prima, che continuerà a coordinare le attività e a rappresentare la WIZO a livello internazionale per i prossimi quattro anni. Eletta anche la nuova World Chairperson: Anita Friedman, fino a ieri Capo Dipartimento Fundraising, attiva nell’Associazione da 25 anni.
La Federazione italiana ADEI WIZO, degnamente rappresentata, è stata guidata dalla Presidente Nazionale Susanna Sciaky che ha messo in evidenza l’importanza di partecipare all’EGM: «Si tratta di un appuntamento di respiro internazionale che ci consente anche di prendere coscienza di persona dei progetti per i quali si lavora a distanza». Tra i tanti progetti di grande valore c’è Maakom Balev a Beer Sheva, un luogo sicuro dove bambine e ragazze dai 13 fino ai 25 anni con storie drammatiche (stupri, droga o prostituzione) possono trovare aiuto, cura, sicurezza. «Ascoltare le loro tragiche esperienze di vita basta per capire dove ci porta il cuore e dove bisogna agire».
Altri sono progetti assolutamente all’avanguardia e strumenti per un lavoro teso alla conoscenza e alla convivenza pacifica tra etnie diverse, come l’asilo che la WIZO sta costruendo all’interno dello stabilimento Sodastream. Qui lavorano pacificamente fianco a fianco operai ebrei, arabi, drusi e beduini, in un clima in cui giorno per giorno si costruisce la pace e la fratellanza.
«La prossima apertura di un asilo nido WIZO per i figli dei dipendenti della Sodastream – prosegue Susanna Sciaky – è importante per le operaie ebree, beduine, arabe e druse perché consente loro di mantenere il posto di lavoro e di conseguenza la loro indipendenza e crescita sociale. Nonostante sia ferocemente osteggiata dal BDS, la fabbrica continua ad esportare a testa alta i suoi prodotti made in Israel in tutto il mondo».
La WIZO ha tra le sue 250.000 volontarie donne di tutte le età: dalle instancabili socie storiche, piene di esperienza e risorse, alle giovani Aviv fortemente motivate, piene di energia e impegnate a traghettare il movimento nel futuro.
La storia dell’associazione inizia nell’estate del 1920 grazie alla trentenne Rebecca Sieff che insieme a Vera Weizman, Edith Eder e Romana Goodman fonda l’Organizzazione Internazionale delle Donne Sioniste. Da allora la WIZO non si è più fermata e oggi centinaia di migliaia di donne ebree, volontarie sparse in tutto il mondo (di cui 6.000 solo in Israele), mettono a disposizione tempo, capacità e iniziativa per offrire una seconda opportunità di vita a donne, bambini e giovani in difficoltà in Israele.
«L’atmosfera di quei giorni è stata molto speciale. – prosegue Susanna Sciaky – L’EGM non è solo un evento ad altissimo livello ma è anche un momento emozionante per incontrarsi, rivedersi e fare nuove conoscenze, confrontando le proprie esperienze e tracciando linee comuni di lavoro a tutte le Federazioni».
Un pacifico “esercito” rosa che è passato attraverso un ‘900 pieno di odio antisemita e che continua con determinazione a sostenere lo Stato di Israele con i suoi progetti per donne, bambini, giovani e famiglie in difficoltà. Un impegno – dopo un secolo di attività – sempre più forte e qualificato, portato avanti dalle donne ebree delle Federazioni WIZO di tutto il mondo, unite in un comune intento.