di Dalia Fano, responsabile di JOB
Che cos’è il job crafting?
Il job crafting è il processo attraverso il quale le persone, consapevolmente o meno, modificano il proprio lavoro per adattarlo meglio ai loro interessi, valori e competenze. Non si tratta di stravolgere un ruolo, ma di rifinirlo, personalizzarlo e reinventarlo.
Il concetto, nato circa vent’anni fa grazie a Amy Wrzesniewski e Jane Dutton, si intreccia in modo naturale con il bisogno di dare un senso più profondo al lavoro, di trovare il “perché” che ci motiva e ci guida.
Perché il tuo lavoro conta (oltre alla busta paga)?
Il “perché”, ovvero il motivo profondo per cui fai quello che fai, è il fondamento del job crafting, il primo passo per scolpire il tuo lavoro. E non sempre occorre cambiare azienda o carriera per farlo: a volte basta un piccolo cambiamento, una nuova prospettiva o il coraggio di chiedere più spazio di libertà, allineandoti con la mission dell’azienda
Esempi di Job Crafting:
- Una graphic designer che decide di dedicare più tempo a progetti socialmente rilevanti, trovando un senso più profondo nel suo lavoro.
- Un infermiere che interpreta il suo ruolo non solo come assistenza medica, ma come creazione di connessioni umane significative con pazienti e famiglie.
Il purpose è ciò che ci fa superare le difficoltà e ci dà la forza di innovare, crescere e creare valore. Riscoprire il proprio purpose non è quindi solo un esercizio di coaching: è un’azione pratica che può cambiare in profondità il nostro modo di lavorare e la relazione che abbiamo con il lavoro.
“Come bibliotecaria di una scuola posso dedicarmi non solo allo schedario, alle classi dei ragazzi che vengono a cercare libri, ma anche a creare relazioni con il resto dei colleghi, attraverso la chat interna ho iniziato a promuovere l’arrivo di nuove pubblicazioni e di libri interessanti.”
Cosa succede quando il lavoro non ci soddisfa più?
Spesso le opzioni sembrano essere due: accettare l’insoddisfazione, rischiando di esaurirsi, oppure lasciare tutto. Ma esiste una terza via: il job crafting.
In un contesto lavorativo dove il burnout è sempre più diffuso, il job crafting rappresenta una strategia preziosa. Cambiare il modo in cui viviamo il nostro lavoro richiede piccoli ma significativi aggiustamenti:
- Ridisegnare i compiti: identificare le attività più pesanti, delegabili o affrontabili in modo creativo.
- Investire nelle relazioni: costruire rapporti positivi con colleghi e collaboratori può trasformare l’atmosfera lavorativa.
- Reinterpretare il significato del proprio lavoro.
La proattività e il job crafting
Proattività e il job crafting sono concetti distinti ma tra loro connessi. La proattività è un atteggiamento generale che spinge una persona ad anticipare situazioni e prendere l’iniziativa, mentre il job crafting è l’applicazione concreta di questo atteggiamento al lavoro, mirata a modificare i compiti, le relazioni o la percezione del ruolo per renderlo più significativo.
Io stessa ho iniziato a scrivere articoli sul mondo del lavoro, anche se non era previsto dal mio ruolo. Questo articolo e i precedenti sono il mio prodotto di job crafting. Scrivere è diventato un modo per esplorare nuove idee, tenermi aggiornata, e soprattutto portare un valore aggiunto al mio lavoro quotidiano. La scrittura è stata un modo per approfondire, sviluppare nuove competenze, condividere idee, non è solo una parte del mio lavoro, ma un modo per connettermi a ciò che mi fa sentire viva professionalmente: il piacere di approfondire, la libertà di creare, l’opportunità di ispirare. Ho preso uno spazio che esisteva — le mie competenze, la mia curiosità — e gli ho dato una direzione personale e insieme professionale, trasformandolo in qualcosa che non era formalizzato nella descrizione del ruolo.
Le tre dimensioni del job crafting
Il job crafting si manifesta su tre livelli:
- Task crafting: Modificare i compiti quotidiani per allinearli ai nostri interessi e valori.
- Un analista dati che integra storytelling visivo nei report, trasformando numeri in narrazioni ispirazionali.
- Relational crafting: Ridefinire le relazioni lavorative per renderle più significative.
- Un project manager che dedica più tempo al coaching del team, scoprendo una nuova dimensione del suo ruolo.
- Cognitive crafting: Cambiare la percezione del proprio lavoro, attribuendogli un nuovo significato.
- Un addetto alle pulizie che vede il suo lavoro come un contributo essenziale al benessere di tutti.
Anche chi lavora in autonomia può trarre vantaggio dal job crafting, personalizzando i progetti e aggiungendo elementi creativi nei lavori più standard.
Come le aziende possono supportare il job crafting: Il ruolo dell’HR e leadership
Per fiorire davvero, il job crafting ha bisogno di ambienti lavorativi e organizzazioni che ne comprendano il potenziale, creando le condizioni giuste per stimolare purpose, creatività e inclusione.
Il job crafting funziona dove il feedback non è una formalità una volta l’anno, ma un momento di crescita reale.
Le aziende che incoraggiano il job crafting vedono crescere produttività, innovazione e senso di appartenenza. HR e manager hanno il compito di intercettare i segnali di insoddisfazione, valorizzare i contributi delle persone proattive e creare ambienti flessibili dove il job crafting possa emergere e prosperare.
- Flessibilità nei ruoli: Permettere ai dipendenti di adattare compiti e responsabilità alle loro passioni e competenze.
- Feedback autentici e continui: Creare spazi sicuri per dialogare apertamente su idee e desideri.
- Formazione dei leader: Preparare i manager a riconoscere e valorizzare i contributi individuali.
Il ruolo dei leader
Un job crafting efficace richiede una leadership consapevole e inclusiva:
- Essere esempi di flessibilità.
- Favorire il dialogo continuo.
- Investire in formazione e sensibilità.
Le aziende che promuovono il job crafting possono così incidere su:
- Maggiore retention: chi apprezza il suo lavoro molto probabilmente non cerca altre opportunità.
- Innovazione naturale: La motivazione porta all’innovazione spontanea.
- Aumento della produttività: Le persone lavorano meglio quando fanno ciò che amano.
Job crafting e inclusività
Il job crafting non riguarda solo “cosa” e “come” si lavora, ma anche “dove”. Gli spazi fisici influenzano profondamente interazione e produttività. Per le persone neurodivergenti, questa relazione è particolarmente significativa.
Ambienti di lavoro inclusivi:
- Zone silenziose: Essenziali per chi soffre la sovrastimolazione sensoriale.
- Spazi flessibili: Permettono di alternare lavoro individuale e collaborativo.
- Illuminazione naturale e comfort sensoriale: Materiali fonoassorbenti, angoli verdi e illuminazione regolabile migliorano il benessere.
- Spazi di decompressione: Aiutano a gestire lo stress e migliorano la produttività.
L’assunzione del rischio
Fare job crafting significa affrontare paure: “E se non fosse apprezzato? E se fallissi?”. Ma il rischio più grande, spesso, è non provarci affatto.
Ridisegnare il lavoro con piccoli passi:
- Chiediti quali vincoli ti trattengono e quali opportunità potrebbero farti muovere.
- Crea un’immagine del tuo lavoro ideale.
- Proponi modifiche: potresti scoprire che il tuo team è più aperto di quanto pensi.
- Parti dalla Curiosità
Cosa ti piacerebbe davvero fare nel tuo lavoro? Scrivilo. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo progetto, una proposta o un’idea che dà più significato al tuo ruolo.
- Trova una direzione personale
Chiediti: Qual è un aspetto del mio lavoro che posso reinterpretare o ampliare? Oppure ti piace scrivere? Inizia una newsletter interna o crea contenuti per il team.
- Non aspettare il permesso
Il job crafting è un’azione che parte da te. Non sempre hai bisogno dell’approvazione di qualcuno per cambiare il tuo approccio. A volte, basta iniziare con un piccolo esperimento, ti senti pronto?
- Comunica il Valore
Quando inizi a fare job crafting, fai in modo che il tuo impatto sia visibile. Non è solo per il tuo benessere. Chiediti: il cambiamento che crei può portare beneficio anche agli altri colleghi, al team o all’azienda?
Conclusione: Crafting il futuro del lavoro
Qualunque sia il tuo ruolo o la tua posizione professionale, il job crafting è un invito a riprendere il controllo del tuo lavoro. Non è un atto di ribellione, ma un modo per allineare chi sei a ciò che fai.
Oggi, cosa potresti cambiare nel tuo lavoro per farlo somigliare un po’ di più a te stesso?
Immagine in alto: grazie a RAWPIXEL.COM