di Cecilia Nizza
Non potevo crederci. Ho cercato di superare il dolore e lo sconforto, ripensando alla nostra lunga amicizia. Conoscevo la famiglia Bauer dai tempi di via Eupili. Con Miriam e Yossi (z”l) ci frequentavamo sin da ragazzi. L’amicizia con Pupa – credo di non averla mai chiamata Sara – è iniziata con la nascita di Anna e Micol, quando andavo alla Mirasan a rifornirmi di pannolini (allora erano di cotone, lavabili!). Da allora, anche perché, oltre a Daniele e Gabriele – mio allievo alle medie – già grandicelli, Pupa aveva avuto un anno prima Raffaele, iniziammo a vederci regolarmente. Non posso dimenticare l’affetto che Pupa e Ernesto avevano per noi.
Ma il ricordo che rappresenta il segno tangibile della nostra amicizia è di quando Pupa mi ha insegnato a fare la challà. Prima a mano, poi con il Kenwood, portato espressamente da Londra.
Ciao Pupa, amica carissima. Rimarrai sempre nei nostri cuori per la tua sensibilità, la tua tenerezza, la tua intelligenza.
Nella foto: Sara Bauer in abito scuro con la cognata Miriam