Sull’aggressione contro un giovane ebreo a Milano.
La Comunità ebraica di Milano di stringe intorno a Nathan Graff e alla
sua famiglia di fronte a questo vile atto di violenza, che solo per l’
intervento di uno studente israeliano non è finito in tragedia.
Ringraziamo le istituzioni e le forze dell’ordine per il sostegno e la
solidarietà dimostrata. Fino ad ora gli elementi emersi tendono a
caratterizzarlo come un atto antisemita, visto che l’abbigliamento di
Nathan lo rendeva riconoscibile come ebreo ortodosso e viste le
modalità dell’aggressione. Aspettiamo al riguardo fiduciosi le
indagini.
Ci permettiamo di segnalare come alcuni recenti avvenimenti hanno
consentito di creare il terreno fertile perché questi atti efferati
possano accadere: la negazione della Shoah e la continua
demonizzazione di Israele sono tra questi.
A fronte di tutto questo crediamo sia opportuno metterci al lavoro in
tutti i tavoli possibili per rilanciare il dialogo e la conoscenza:
dalla scuole ai luoghi di culto dobbiamo essere – tutti assieme – uno
scudo contro i predicatori dell’odio e i negazionisti del genocidio
ebraico. Perché come ci ha insegnato anche Primo Levi:
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario,
perché ciò che è accaduto può ritornare,
le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate:
anche le nostre.