L’Associazione Amici di Israele ha sfilato al corteo milanese per il 25 aprile con le insegne della Brigata Ebraica. Quest’anno, al contrario di quanto avvenuto negli anni precedenti, non ci sono state contestazioni al passaggio dello striscione sorretto da esponenti dell’Adi e della Comunità. Era presente anche la neodeputata e giornalista Fiamma Nirenstein.
Nell’inverno del 1944 il Governo Britannico, mandatario in Palestina, autorizza la formazione di una brigata di cinquemila ebrei volontari da inviare in Europa a combattere contro le truppe nazifasciste. Nasce così la La Brigata Ebraica, la Jewish Infantry Brigade Group.
Il 29 settembre 1944 Churchill ne dà l’annuncio: “So benissimo che che un gran numero di Ebrei è nelle nostre Forze Armate ed in quelle americane, ma mi è sembrato opportuno che una unità formata esclusivamente da soldati di questo popolo, che così indescrivibili tormenti ha subito per colpa dei nazisti, fosse presente come formazione a sé stante fra tutte le forze che si sono unite per sconfiggere la Germania”.
Ne facevano parte ebrei provenienti non solo dai territori che sarebbero divenuti l’attuale Israele ma anche da altre terre allora soggette al controllo britannico (Canada, Sudafrica ed Australia), cui si sarebbero uniti poi altri militari ebrei, di origine polacca e russa.
A comandare l’unità fu nominato il colonnello Ernest Frank Benjamin, un ebreo canadese. La Brigata Ebraica fu quindi integrata nell’VIII Armata britannica comandata del generale britannico sir Harold Alexander e dislocata in Emilia Romagna combattere a fianco di unità partigiane italiane e polacche.
Svolse anche un importante compito di assistenza civile volontaria, a favore soprattutto delle comunità ebraiche sconvolte dalla guerra e dalla persecuzione. Nel periodo immediatamente seguente la fine della guerra fu acquartierata a Tarvisio, dove operò assistendo la massa di profughi che dall’Europa centrale si dirigeva o transitava in Italia.
Ben presto la Brigata venne in contrasto con i comandi britannici che cercavano di evitare l’immigrazione ebraica in Erez Israel, preoccupati dalle reazioni degli arabi di Palestina, che durante la guerra si erano schierati con i tedeschi fornendo a Hitler la divisione SS “Hantzar”.
L’unità fu dislocata pertanto tra Belgio e l’Olanda ed infine smobilitata nel luglio del 1946.
Moltissimi dei circa cinquemila soldati che ne facevano parte tornarono o emigrarono in Israele portando con loro l’esperienza militare acquisita. Contribuirono così in maniera significativa alla nascita dell’esercito israeliano ed alle sue vittorie nelle prime guerre che presto si trovò a sostenere.