di Redazione
Domenica 30 gennaio si è tenuta a Erba una cerimonia per dedicare un monumento alla Memoria della Shoah. Della cerimonia ha dato ampiamente conto il sito ErbaNotizie.com
“Sono passati oltre vent’anni dal momento in cui il Parlamento italiano votò l’istituzione della Giornata della Memoria, per ricordare le vittime dello sterminio nazista, scegliendo come data il 27 gennaio, il giorno dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz”, queste le parole del Sindaco di Erba Veronica Airoldi che hanno aperto la cerimonia di inaugurazione del Monumento per la memoria dello Shoa, tenutasi nella tarda mattinata di oggi, domenica 30 gennaio e a cui hanno partecipato le autorità civili e religiose e l’Amministrazione comunale.
“Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz si aprirono davanti ai loro occhi le porte dell’inferno – continua il Sindaco – nel cuore dell’Europa si era formata una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà e i valori antichi di solidarietà e di tolleranza erano stati cancellati. La memoria è un dovere verso le giovani generazioni, alle quali è importante trasmettere la consapevolezza e la conoscenza del passato. Spetta alla famiglia, alla scuola e alle istituzioni coltivare nei più giovani il rispetto della dignità di ogni essere umano, per queste ragioni il Comune di Erba ha voluto contribuire a questo sforzo di memoria collettiva con l’erezione di un monumento affinché chiunque, passandoci accanto, possa dedicare un pensiero a coloro che hanno perso la vita nei campi di concentramento. Il monumento si compone di due lastre che evidenziano i due atteggiamenti opposti di fronte all’Olocausto: la memoria e l’indifferenza, nel centro ci sono delle lastre di pietra orizzontali equidistanti, a simboleggiare il binario dei treni della deportazione”.
Presente all’inaugurazione del monumento anche Luciano Bassani, rappresentante della Comunità Ebraica di Milano, “Ricordo mia madre che nel 1938, a 10 anni, fu bandita da tutte le scuole e da tutti i giochi, mi metto nella testa di un bambino che non sa perché non può più fare niente. Come dice questo monumento, la memoria è importante e bisogna raccontare quello che è successo, ma non si può ricordare solo un giorno all’anno, bisogna ricordare tutto l’anno e spiegare ai ragazzi quello che è stato. L’antisemitismo, purtroppo, è ancora molto presente ed è in fase crescente”.