La Fondazione Memoriale della Shoah, dopo aver attentamente valutato le complessità logistiche legate al mettere a disposizione una parte dei suoi spazi per l’accoglienza di profughi, ha comunicato al Prefetto la propria disponibilità a dare asilo per la notte sino a 30 donne con bambini.
La decisione tiene conto dell’offerta da parte della Comunità di Sant’Egidio – socio della Fondazione – di mettere a disposizione i propri volontari a supporto della gestione operativa dell’accoglienza.
“Partecipare a una situazione di emergenza umanitaria di tale portata è sicuramente un gesto dal quale non possiamo e non vogliamo sottrarci, anche nel nome e nel segno del valore simbolico di questo luogo, emblema per eccellenza della necessità di accogliere la diversità” ha commentato Roberto Jarach, Vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.
Il Memoriale sorge laddove tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.