Si è appena conclusa la tre giorni di incontri internazionali a Milano, che ha ospitato la V° edizione del Meeting of Presidents, incontro biennale organizzato dall’European Council of Jewish Communities e da The American Jewish Joint Distribution Committee, con il patrocinio dell’UCEI, della Comunità ebraica di Milano e dell’European Jewish Community Centre.
Erano presenti oltre un centinaio di congressisti, molti dei quali presidenti di comunità ebraiche dell’est Europa, con una vivacissima Russia e una Turchia, che ospiterà in maggio un nuovo incontro dell’ECJC. L’Italia ebraica, presente in gran numero con l’Ucei con il suo presidente Renzo Gattegna, i vice presidenti Roberto Jarach e Giulio Disegni, il consigliere Giorgio Mortara e i rappresentanti nell’ECJC Arturo Tedeschi, Simone Mortara e Annie Sacerdoti, ha invece mostrato uno scarso interesse per la manifestazione, con la sola presenza dell’attivissima presidente di Firenze, Sara Cividalli. Presente in rappresentanza di Milano il vice presidente Daniele Cohen.
Il convegno si è sviluppato con sessioni plenarie e incontri paralleli, coinvolgendo in modo serrato pressoché tutti i presenti che si sono confrontati su problemi delle proprie comunità grandi o piccole, su problemi comuni, sul futuro di comunità diasporiche, sui problemi sociali ed economici (particolarmente gravi in questo momento), sulla formazione di giovani leaders che possano guidare le comunità in futuro e sulla salvaguardia del patrimonio artistico ebraico europeo. Non sono mancati incontri collegiali che hanno coinvolto il pubblico in vivaci dibattiti particolarmente utili per conoscersi a vicenda. Due momenti conviviali hanno riunito i convegnisti intorno alla tavola il venerdì sera e successivamente il sabato nella sinagoga di via Guastalla dove, tra gli altri, è stato dato un riconoscimento (consegnato da Annie Sacerdoti, nella sua veste responsabile patrimonio artistico ECJC e della Giornata europea della cultura ebraica) al gruppo di lavoro di Jewish and the City per il successo e l’originalità della manifestazione.
Ancora una volta l’ECJC ha mostrato tutta la sua nuova vitalità e la capacità di sapere far dialogare ebraismi diversi, di creare un network tra di loro, di coinvolgere realtà diverse portandole a collaborare nei campi comuni. Già pronti i prossimi incontri tematici (www.ecjc.org).
ECJC premia Milano per Jewish and the City
Come si dice “un successo tira l’altro”, parafrasando la massima sulle ciliegie e così è stato per il Festival Jewish and the City, premiato sabato 22 novembre alla Sinagoga di via Guastalla, durante il “Meeting of Presidents of Jewish Communities and Organitations”, tenutosi dal 21 al 23 novembre e che ha riunito i presidenti e i leader di alcune fra le principali comunità ebraiche italiane e internazionali.
La kermesse “Jewish and the City” questo autunno, giunta alla sua terza edizione, ha collezionato numerosi e meritati successi, attirando un vasto pubblico appartenente a tutte le età e classi sociali con una serie di eventi di notevole qualità e livello culturale.
Con questo riconoscimento, ora, acquista ulteriore prestigio, anche a livello ebraico europeo e internazionale e non solo italiano, accrescendo la sua forza e la sua importanza e ampliando la propria influenza. Premiati durante un’apposita serata dall’ECJC (European Council of Jewish Communities), Consiglio europeo delle Comunità ebraiche, presso il Tempio Centrale, i membri del Comitato promotore del Festival (formato da Daniele Cohen, Rav Roberto Della Rocca, direttore artistico del Festival, Daniela Ovadia, Miriam Camerini, Stefano Jesurum, David Piazza, David Fargion, Daniele Liberanome e David Bidussa).
Molto soddisfatta dell’iniziativa e del premio, consistente nella targa dell’ECJC Vision Award, l’attrice e regista teatrale Miriam Camerini che si è espressa con entusiasmo: «È molto bello quando fai una cosa e vedi che quello che fai sta funzionando. È un premio che mi spinge a credere in quello che faccio e ad andare avanti nel migliore dei modi». L’artista ha specificato che durante il Festival ha collaborato molto produttivamente con la direttrice del Teatro Franco Parenti, Andrèe Ruth Shammah nella serata di apertura della manifestazione, il 14 settembre. Proprio in quell’occasione, alla Rotonda della Besana, l’attrice aveva interpretato alcune canzoni ebraiche di Pesach , tema centrale della manifestazione di quest’anno, curando l’allestimento e collaborando per i dialoghi e le scelte contenutistiche della ricostruzione del primo Seder pasquale, per l’occasione affollatissimo di gente molto partecipe e entusiasta dell’evento.
La cerimonia di sabato 22 novembre si è svolta gioiosamente alla presenza di autorità comunitarie come il presidente Walker Meghnagi e il Rabbino Capo, Rav Alfonso Arbib che ha introdotto la serata sottolineando che «Milano e la sua comunità sono particolarmente adatte a ospitare questi eventi, in quanto fusione di diverse identità».
(Roberto Zadik)