di Redazione
Stupore e sconcerto per la sospensione dei lavori di riqualificazione del Giardino dei Giusti di Milano a Monte Stella
La Comunità Ebraica di Milano reagisce con dolore e stupore alla richiesta di sospensione dei lavori per la riqualificazione del Giardino dei Giusti di Gariwo, al Monte Stella. Una sospensione, già operativa, chiesta dal ministero dei Beni Culturali. Non vorremmo che dietro questa richiesta ci fosse ben altro, oltre a un pronunciamento di natura estetica! Ricordiamo che il progetto era stato approvato dalla Giunta del Comune di Milano, su parere positivo della Sovrintendenza. Il Giardino ha per la nostra città una funzione formativa ed educativa per le nuove generazioni. I Giusti di tutto il mondo, coloro che hanno rischiato o dato la vita per proteggere altri esseri umani, sono un patrimonio dell’umanità. Come testimoniato anche dall’ambasciatore di Israele in visita recente a vedere i lavori di riqualificazione del Giardino. Un luogo che ricorda in piccolo Yad Vashem e il Giardino dei Giusti, a Gerusalemme. Chiediamo al Governo italiano e al ministero competente di sospendere immediatamente la delibera di sospensione dei lavori. Lo facciamo in nome della libertà di tutti, poiché ricordare non è solo necessario, ma fondamentale, perché in futuro, la vergogna dei genocidi e della sopraffazione dell’uomo sull’uomo trovi opposizioni sempre più forti, nelle nostre Società.
La Comunità Ebraica di Milano
In calce, il comunicato della Associazione Gariwo, che chiarisce alcuni aspetti della vicenda.
Giardino dei Giusti di Milano, dal MIBAC un’assurda richiesta di blocco dei lavori
Milano, 12 febbraio 2019 – Questa mattina la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano, su pressione del Ministero dei Beni Culturali, ha notificato la sospensione dei lavori di riqualificazione del Giardino dei Giusti.
Questo progetto, nelle sue varie articolazioni, è stato approvato tre volte dalla conferenza dei servizi, tre volte dalla Giunta del Comune di Milano e ha avuto parere favorevole (anche se non dovuto) da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano e superato il vaglio del Tar, che ha respinto il ricorso di Italia Nostra e di alcuni Comitati.
I lavori, come può vedere chiunque visiti il Monte Stella, sono stati fatti nel pieno rispetto dell’ambiente e del progetto dell’architetto Bottoni. Ci chiediamo dove sia la certezza del diritto in un caso come questo. Si tratta di una procedura illegittima in quanto applica retroattivamente un regime di vincolo a un intervento già debitamente autorizzato dal Comune di Milano e i cui lavori sono iniziati da tempo, e di un attacco agli organismi amministrativi e all’autonomia di Milano, capofila degli oltre cento Giardini dei Giusti in Italia e nel mondo, e alla Giornata dei Giusti dell’Umanità, riconosciuta come solennità civile dal nostro Parlamento nel 2017.
Il 14 marzo vogliamo onorare i nuovi Giusti, ma con questo atto politico, a tre settimane dalla cerimonia, si vuole impedire la riqualificazione del Giardino e la posa delle nuove targhe.
Chiediamo a tutti i cittadini che hanno a cuore il Giardino dei Giusti del Monte Stella di mobilitarsi contro questa assurda decisione, alla quale noi ci opporremo in sede giudiziaria.
Associazione per il Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano (composta da Comune di Milano, Gariwo e UCEI – Unione Comunità Ebraiche Italiane)