Raccontiamo la nostra RSA, Residenza anziani Arzaga, incredibilmente vicina e vitale

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di RSA – Residenza Anziani Arzaga

Raccontiamo la nostra Residenza Anziani Arzaga, ora che ancora per qualche tempo non possiamo essere la Piazza del nostro villaggio comunitario, ma che nel frattempo continuiamo ad essere una Casa protetta ed accogliente per i nostri anziani, per quelli che ci vivono da tempo e per coloro, benvenuti, che per i più svariati motivi decidessero di venire a fare parte della nostra RSA.

Abbiamo chiesto  alla nostra equipe di trasmetterci come è attualmente la vita nella nostra Residenza e dalle loro parole (e dal video qui sopra) potrete percepire come  ci stiamo avviando con speranza positiva alla normalità, che ancora non c’è ma è meno lontana, rafforzati e impegnati nella cura del corpo, dell’anima e dei sentimenti.

Tutti insieme, prima mestamente e determinati ora più ottimisti e sempre determinati a rispondere ai bisogni e se possibile anche ai desideri dei nostri ospiti…

 

È più che giusto aprire dunque con quanto ci dice il nostro Direttore Sanitario, Dr. Flavio Galli

La domanda più difficile alla quale rispondere per noi medici, di questi tempi, è anche quella che più spesso ci viene rivolta: “E ora…?”

È una domanda piena di speranza, piena di voglia di ripartire e di ricominciare. Sono estremamente fiero di dire che nella nostra RSA possiamo rispondere a questa domanda in questo modo: sono ripresi gli incontri con modalità diverse a seconda delle necessità dei nostri ospiti, E ORA è possibile per i nostri famigliari tornare ad abbracciare i loro cari. Sono tornate le attività di gruppo nella sale comuni, E ORA è possibile per i nostri ospiti socializzare e divertirsi insieme in base alle loro esigenze. Il rapporto tra noi medici e i nostri ospiti si è estremamente rafforzato nel precedente periodo di chiusura, E ORA sono anche i nostri nonni, genitori, zii.

Siamo certi che non è ancora il momento di dormire sonni tranquilli, questa pandemia sarà ancora presente per un po’ di tempo, ma ORA è il momento di guardare al futuro con grande fiducia e, sempre nella massima sicurezza, con tanta voglia di tornare alla normalità.

 

Le voci della nostra equipe, con la sua direttrice Daniela Giustiniani
e la responsabile educatrice Lucia Zecca

Punto di forza della nostra residenza è il clima di familiarità che vi si respira e che, durante il periodo di clausura (lockdown), si è accentuato.

Operatori e anziani si sono trovati insieme ad affrontare un momento difficilissimo nel quale entrambe le parti hanno saputo raccogliere ed esprimere risorse vitali. Il senso di intimità e di responsabilità si è intensificato dovendo gli operatori assumere anche il ruolo di familiari in assenza di quelli reali (delega accentuata).

Ora che il momento peggiore sembra passato ma non ci si può ancora sentire liberi e in sicurezza, stiamo tornando, con cautela ad una vita più normale.

Abbiamo riaperto la casa ai parenti, pur osservando precise norme di sicurezza, con modalità di incontro diverse a seconda delle capacità e dei bisogni sia dei residenti sia dei  parenti.

Ogni anziano può incontrare il proprio familiare o amico più volte alla settimana, sabato e domenica compresi. Nel cortile, divisi dalla cancellata, con quanti parenti, nipoti, bisnipoti e amici si voglia; in giardino per un tete à tete di conversazione, nello spazio “Di nuovo insieme” per un contatto più riservato ma anche più ravvicinato e per gli ospiti più fragili.

Come ognuno di noi è ormai consapevole, non è possibile, anche in un luogo dove la totalità degli ospiti e degli operatori è vaccinata (ma lo siamo solo in parte noi cittadini italiani, loro congiunti e amici!) non continuare a tenere alta l’attenzione sulla sicurezza degli anziani: informazione e formazione del personale continua, screening con tamponi molecolari a cadenza settimanale o quindicinale, utilizzo di presidi di sicurezza, pronto adeguamento alle direttive ATS.

Nonostante l’attenzione alla sicurezza nella Residenza non manca la vita e la socialità: vi sono quotidianamente attività di gruppo sia al mattino (attività di informazione e stimolazione cognitiva) sia al pomeriggio (musicoterapia di gruppo, tombola, film); la sala ristorante è aperta per i residenti più autonomi; il giardino è fruibile e curato.

Non mancano momenti di socialità diffusa (aperitivo, momenti informali in giardino, il gelato insieme…). Sono da pochissimo cominciate le uscite ai giardini con caffè (attività individuali o di piccolo gruppo).

Tutti gli anziani vengono contattati individualmente  dalle  educatrici o dagli animatori/terapisti. Si captano i bisogni ma anche i segnali di eventuale disagio… su cui  intervenire con l’aiuto di tutta l’equipe.

Salvo le (poche) settimane di completo isolamento (passate!) è sempre proseguita  l’attenzione verso il mantenimento e/o la riabilitazione delle capacità motorie.

La fisioterapia viene eseguita sia con attività di ginnastica di gruppo (mattina e pomeriggio) sia con trattamenti individuali di  riabilitazione neuro-motoria, terapie fisiche e training deambulatorio (spesso in giardino). Naturalmente il trattamento riabilitativo viene impostato secondo il bisogno dell’anziano e dopo un’attenta valutazione.

Un benvenuto speciale a nuovi ospiti, sia che abbiano bisogno di una lunga degenza sia soltanto di un periodo di sollievo.

Dedichiamo un’attenzione particolare ai nuovi ingressi che si trovano in una situazione già di per sé delicata (lasciare la propria casa e le abitudini rassicuranti a causa dell’impossibilità di continuare ad essere assistiti al domicilio o in seguito ad una ospedalizzazione recente) resa più difficile dalla pandemia in atto.

Ogni figura professionale dell’equipe dedica loro quotidianamente momenti di conoscenza, valutazione e scambio reciproco di informazioni cui si aggiunge il contributo di un terapista occupazionale che analizza, ed eventualmente riabilita, le capacità legate alle attività della vita quotidiana significative per la persona.

I nostri medici per primi sono sempre disponibili a colloqui non solo con gli anziani presi in carico ma anche con i parenti per il conseguimento di un’efficace alleanza terapeutica. Non appena possibile, viene facilitata la conoscenza dei ritmi e degli spazi della casa e la socializzazione con gli altri residenti.

 

E ci testimonia, si apre e ci racconta il backstage Silvia Solimine, la nostra Coordinatrice infermieristica

Anno 2020 passato… non incolumi ma con un grande bagaglio che  porteremo sempre dietro, pieno di paura per il futuro incerto, di giornate lunghe e faticose, dove gli sforzi di tutti noi avevano come unico obiettivo avvolgere i nostri residenti sotto un unico mantello fatto di assistenza, accoglienza e adesione solidale in un momento così drammatico per l’intera umanità.

Le nostre cure si sono trasformate da cure e presa in carico condivisione di sentimenti e di grande fare (i nostri ospiti sono stati i primi a sostenerci, a comprendere la situazione e a non perdere mai la speranza, a tenere accesa per noi quella luce in fondo al tunnel).

Oggi finalmente, se pur in sicurezza, abbiamo riaperto la nostra RSA e tutti i residenti possono incontrare i loro cari. È stato per noi molto emozionante; finalmente possono riappropriarsi della loro casa e accogliere i loro cari per rassicurarli che nel tempo trascorso lontano si sono tenuti in salute e che non hanno mai perso la speranza di riabbracciarli.

Ed eccoci,  la giornata inizia con una gran voglia di esserci e l’attenzione sulla preparazione all’incontro la fa da padrone. Le operatrici sono pronte a trasformarsi in estetiste e parrucchiere perché prepararsi per i propri cari diventa un piacevole momento di attesa;  la scelta del menù per poi recarsi in sala da pranzo sembra un’altra piccola coccola e finalmente la convivialità ai pasti rientra nella routine giornaliera.

La ginnastica di gruppo diventa non solo un’attività per mantenersi in forma, ma un altro momento di ritrovo che si conclude nei grandi spazi dei saloni e del giardino, a scambiare due chiacchiere piacevoli o a sorseggiare bevande fresche nel periodo caldo.

I momenti musicali si trasformano in piccoli concerti dove finalmente si ritrova il coraggio e la voglia di divertirsi cantando o anche solo ascoltando musica, il film proiettato in salone, le attività di ginnastica per la mente…  sono tutti piacevoli momenti che riportano alla normalità.