Una catena umana per difendere le pietre di inciampo che ricordano i milanesi deportati nei campi di concentramento nazisti.
E’ l’iniziativa promossa dalla presidente del Municipio 3, Caterina Antola, come risposta alle “mani vili e ignote” che hanno imbrattato di vernice nera la targa di ottone appena posata dal Comune in memoria di Dante Coen sul marciapiede di via Plinio, al civico 20.
Proprio dalla casa di Dante Coen, sabato 28 gennaio dalle 15 i cittadini, mano nella mano, formeranno una catena fino al Memoriale della Shoah, al Binario 21 della stazione centrale da cui partirono migliaia di deportati.
“Vogliamo mostrare e ribadire che Milano non cancella la storia“, scrive Caterina Antola. “Milano è custode della Memoria. Invitiamo le istituzioni, le scuole, le associazioni, i Municipi e tutti i cittadini milanesi a partecipare numerosi. Adesso tocca a noi!”.
All’inizio della catena ci saranno la figlia di Dante Coen, Ornella, i partigiani dell’Anpi, il Partito democratico e gli amministratori della città che tramite il sindaco Giuseppe Sala hanno condannato “il gesto inaccettabile. La città di Milano non si piegherà mai di fronte a chi vuole cancellare le nostre radici”.