Viaggio a Ferrara: un successo da ripetere

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a cura del Servizio Sociale della Comunità

L’iniziativa del Servizio Sociale , grazie ad un ente ebraico europeo e a un benefattore che in forma anonima hanno voluto finanziarla.

Il 23 e 24 novembre siamo partiti in autobus in 25 per passare una notte a Ferrara e visitare il Meis e le Sinagoghe, lanciandoci in una nuova avventura. I racconti sarebbero tanti! I nostri partecipanti hanno dimostrato di essere coraggiosi e instancabili (anche quando erano stanchi non si sono mai lamentati!).
Abbiamo delle risorse incredibili in Comunità, volontarie come Daniela, Monica, Silvia, Doris, che decidono di partire con noi per permettere che questo viaggio si realizzi. Conosciamo il Direttore del Meis, Amedeo Spagnoletto, e scopriamo un Rav che partecipa ai nostri pranzi, ci fa da guida, ritorna da noi dopo cena e parla a lungo con tutti, dando a ciascuno il senso di appartenenza non solo ad Attivi da casa, ma al grande ebraismo italiano.
Alessandro di Elite Kosher di Roma si rivela la scelta perfetta, pranzi e cene sono deliziose. Dopo aver visitato a lungo il Meis, la sera siamo tutti un po’ stanchi. Tutti? Non proprio, alle 22.30 un gruppo si siede e comincia a giocare a Burraco! Non manca l’emozione, nella visita dello splendido cimitero ebraico, di uno dei nostri partecipanti che si reca per la prima volta alla tomba dei suoi nonni. La guida ferrarese delle tre Sinagoghe è talmente preparata da sembrare ebrea, lei si commuove, ama così tanto la storia e la cultura ebraica che è il più bel complimento che possa ricevere.
Molti di noi da tanto non viaggiano, non dormono in un albergo, semplicemente per chiacchierare, visitare, fare vacanza. Nessuno di noi ha dato questo per scontato, c’era la consapevolezza che ogni attimo fosse un regalo del Signore, ed è così che lo abbiamo vissuto.
Elena, Ramesh, Rosy

Silvia Hassan:
Un altro entusiasmante viaggio della Comunità, questa volta destinato ai “diversamente giovani”. Mai espressione risulta più azzeccata: i nostri over 70 che abbiamo accompagnato a Ferrara erano tutti allegri, spiritosi, curiosi, entusiasti, ricchi di esperienze e di cose da raccontare. Siamo dunque partiti in autobus al mattino alla volta di Ferrara, città affascinante dall’antico retaggio ebraico. Dopo uno squisito pranzo strettamente Kasher, ci siamo incamminati verso il MEIS, il museo di storia ebraica sito nelle vecchie carceri cittadine, magnificamente ristrutturate, di cui ancora sono ancora visibili i lunghi corridoi con le celle, all’ultimo piano, ora adibite a uffici. Il MEIS ripropone la nostra storia in un breve excursus che parte dal periodo romano e attraversa i secoli dei ghetti e delle persecuzioni cristiane, una storia purtroppo ancora sconosciuta a molti italiani. A corollario, una mostra temporanea su Sukkot, adatta a bambini e adulti.
Dopo una sana dormita, eccoci di nuovo sul bus per visitare il cimitero ebraico con la tomba e il piccolo monumento in ricordo di Giorgio Bassani, l’indimenticabile interprete della Ferrara novecentesca. A seguire, la visita alle sinagoghe, ben tre, tutte site nel medesimo palazzo, indici della variegata presenza ebraica nella Ferrara di un tempo.
Insomma, anche questa volta la Comunità ha fatto centro: grazie al servizio sociale e alle fantastiche Ramesh e Rosy ha infatti offerto ai nostri anziani l’opportunità di arricchire la loro vita e accrescere le proprie relazioni sociali.

Egle Bassan Schreiber:
La città di Ferrara si presentava nella sua veste migliore: sole splendente in un cielo blu terso, aria frizzante. Erano le giornate ideali per intraprendere la visita culturale al MEIS, al Cimitero Ebraico e alle Sinagoghe della città estense, che due eccezionali organizzatrici dei Servizi Sociali della Comunità – Rosy e Ramesh – coadiuvate dalle sempre disponibili Daniela, Monica e Silvia, avevano predisposto per noi.
Una ventina di “attivissimi” (solo anagraficamente) “diversamente giovani”, partiti al mattino da Milano in autobus, in un’atmosfera vivace e cordiale, ulteriormente addolcita dalle ottime brioches offerte, si sarebbero presto riversati per le strade del centro storico della città con spensieratezza degna di una gita scolastica d’altri tempi!
Fin dal nostro arrivo a Ferrara fu subito palese che, ad essere soddisfatta, non sarebbe stata soltanto la nostra avida fame di cultura. Giusto il tempo per depositare la valigia nella camera del confortevole albergo cittadino, ed eccoci sistemati in una sala, a noi riservata, dove, in compagnia del Presidente e del Direttore del Museo Ebraico Italiano, due simpatici cuochi di un catering kosher romano si accingono a deliziare i nostri palati offrendoci gustose pietanze in un ambiente festoso e conviviale.
Tra un piatto e l’altro i partecipanti hanno modo di presentarsi: s’intrecciano le più svariate provenienze: dalla Turchia alla Libia, dalla Siria all’Austria passando per Egitto, Francia, Italia…
Si scoprono conoscenze comuni, ognuno ha il suo bagaglio di ricordi lontani e una storia, spesso difficile, alle spalle.
Soddisfatta la fame materiale, siamo pronti ad affrontare la visita al M.E.I.S.. Qui, una brava giovane guida ci illustra la Mostra permanente del Museo conducendoci attraverso i locali, un tempo appartenuti al carcere cittadino, ora mirabilmente ristrutturati e trasformati. Quindi, accompagnati da Rav Spagnoletto, direttore affabile e disponibile del Museo, possiamo apprezzare l’originalità della mostra su Succot “Sotto lo stesso cielo”, simbolo di speranza nei confronti del futuro. La mostra, rivolta soprattutto ai ragazzi delle scuole, intende celebrare la centralità dell’ambiente e dei ritmi della terra. L’allestimento prevede infatti l’esposizione delle piante utilizzate per la formazione del Lulav, e offre ai giovani la possibilità di costruire materialmente una piccola succà con i mattoncini Lego; questi strumenti carpiscono certamente l’interesse e l’attenzione dei ragazzi delle scuole che visitano il Museo. Di particolare rilievo l’esposizione delle tavole dipinte con scene bibliche, provenienti dall’Abbazia di Praglia, che adornavano le pareti di una antica Succà del 18° secolo.
Nel secondo giorno della nostra permanenza a Ferrara, condotti da una guida cittadina assai professionale, visitiamo dapprima il cimitero ebraico, il più antico dell’Emilia Romagna, risalente al diciottesimo secolo; purtroppo, a causa della distruzione operata dall’Inquisizione nel 1755, solo pochissime lapidi antiche sono ancora visibili.
Successivamente, ci rechiamo alle tre Sinagoghe di Ferrara, due sole delle quali in uso attualmente, e di recente restaurate; qui veniamo accolti dal sempre spiritoso Rav Caro che ce ne illustra la storia servendosi anche di gustosi aneddoti. Il nostro viaggio sta per concludersi ma, prima di ripartire, ancora una volta, veniamo ristorati dai bravissimi cuochi romani di Elite Kosher.
Nelle due piacevolissime e interessanti giornate ferraresi, rallegrate dalla simpatia dei partecipanti, si è manifestata la professionalità delle organizzatrici: nel rispetto svizzero degli orari stabiliti, nella scelta dell’ottimo albergo e delle guide cittadine, nella pianificazione delle visite. Vanno elogiate inoltre la gentilezza, la cortesia, la sensibilità e le premurose attenzioni riservate ai partecipanti da parte di tutto lo staff: vera e propria esplicazione di Havat Israel.

Etty:
Il viaggio a Ferrara è stata una piacevole esperienza, grazie a Ramesh e Rosy che ci hanno messo subito a nostro agio. La visita al meis, molto istruttiva, vedendo oggetti e storie antiche del nostro passato; mi ha molto toccato poi la visita al cimitero. La conoscenza di nuove persone è stata veramente interessante, deliziose le sinagoghe e la storia degli ebrei di Ferrara ebraica.

Sonia:
Grazie ai Servizi Sociali della nostra Comunità, mercoledì siamo tutti pronti per andare a Ferrara. Siamo un bel gruppo, veniamo da tutte le provenienze, ma tutti uniti per stare insieme e socializzare tra di noi. Arriviamo in un bell’hotel nel centro città. Dopo un ottimo pranzo preparato dal caterig Kosher Élite di Roma, siamo pronti per andare al museo del Meis, bellissima e interessante tutta la storia degli ebrei italiani, spiegata con pazienza da una guida ben preparata. Giovedì mattina, dopo un’ottima e abbondante colazione, sempre in pullman, siamo andati a visitare il cimitero con lapidi antichissime. Ed infine, non meno importante, il ghetto con le tre sinagoghe. Viaggio bellissimo con la speranza di poterne fare ancora, tutte in salute con allegria. Un grazie particolare e di cuore a Rosy e Ramesh per averci coccolato e per averci fatto sempre sentire affettuosamente vicine.
Ah… dimenticavo di dire che ogni quattro persone avevamo un referente a cui potevamo rivolgerci per qualsiasi evenienza: il mio angelo era Monica Civre sempre affettuosamente attenta. Grazie ancora, è stato un viaggio bellissimo.

Doris:
Il viaggio a Ferrara organizzato dai Servizi sociali della nostra bella Comunità è stata l’occasione per stare tutti insieme e conoscerci meglio. Tutto quanto organizzato al meglio dalle bravissime Ramesh e Rosy. Il pullman ci ha portato all’albergo che ci ha ospitato per una notte, i pranzi e le cene sono state deliziose. Abbiamo visitato il MEIS accompagnate prima dalla guida e poi niente meno che dal direttore del museo che è stato molto disponibile e cordialissimo. È stato il primo viaggio e spero che ne seguiranno degli altri perché siamo stati tutti molto bene.