di Ilaria Myr
“Wanda ha sempre svolto il suo lavoro con il sorriso, dando conforto, attenzione e risposte a tutti coloro che ne avessero bisogno: studenti, professori, presidi. Un ruolo prezioso il suo per dare quel senso di famiglia e calore così importante per la scuola. E se mai vorrai rientrare, sappi che la porta è sempre aperta”.
Con queste parole commosse e sincere il preside della Scuola della Comunità ebraica Marco Camerini ha ringraziato Wanda Tartaglia, collaboratrice scolastica da 42 anni, conosciuta da generazioni di studenti come “la Wanda” e amata da tutti per la sua disponibilità, gentilezza e professionalità, durante la festa organizzata dai colleghi della comunità dopo il suo pensionamento.
All’evento in sala Segre, mercoledì 22 gennaio, erano presenti tutti i colleghi ed ex colleghi, morot, professori, rappresentanti comunitari, nonché i membri della sua famiglia, tutti commossi ed emozionati, che l’hanno festeggiata come una seconda famiglia.
“Conosco Wanda da 40 anni – ha esordito Ilan Boni, vicepresidente della Comunità ebraica – e porto nel cuore, oltre a tutto quello che ha fatto per la comunità, soprattutto quello che ha fatto per me. Ricordo che già salire le scale per entrare a scuola e vedere il suo sorriso mi faceva svoltare la giornata. E poi ricordo una volta in cui avevo un disagio e Wanda fu l’unica persona a cui lo raccontai…. Wanda, hai dato a tutti noi amore e supporto. Grazie di cuore”.
“Un giorno dopo l’estate sono entrato a scuola e ho visto Wanda che piangeva – ha aggiunto il segretario generale Alfonso Sassun -. Le ho chiesto perché. “A fine anno vado in pensione” mi ha risposto. Ecco, un attaccamento del genere al posto di lavoro è commovente. Sei arrivata qui giovanissima, ma sei sempre rimasta uguale. La nostra porta sarà sempre aperta”.
E poi il discorso di Wanda, che ha fatto piangere chi già non lo aveva fatto prima. “La scuola e la comunità mi hanno dato tanto, lavoro che mi ha permesso di affrontare la vita con serenità ma soprattutto l’opportunità di conoscere persone che resteranno sempre nel mio cuore. Ragazzi a cui ho voluto bene come figli, adolescenti che ora sono papà e mamme e qualcuno anche nonno. Li ho visti ridere, piangere, venire da me per un consiglio, conforto o semplicemente un abbraccio. E che dire del personale? Colleghi, presidi, dirigenti, professori: ognuno di loro mi ha dato tanto mi ha fatto crescere come persona e come donna e mi hanno reso quello che sono oggi, una persona appagata, serena e grata. Grazie di avere condiviso con me questa parte della mia vita”.
Qui potete lasciare un saluto e un commento per ringraziare la nostra preziosissima Wanda, che rimarrà sempre nel cuore di tutti.