Intervista al Presidente uscente Marco Grego che, dopo quattro anni alla guida del Consiglio della Fondazione Scuola, traccia un bilancio dell’attività svolta.
Quando si leggeranno queste righe, i dodici membri del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Scuola saranno stati eletti per un nuovo quadriennio, in seguito all’Assemblea dei Soci Fondatori riunitasi giovedì 22 Ottobre 2015.
Negli ultimi quattro anni la Fondazione Scuola è stata guidata da un Consiglio presieduto da Marco Grego, al quale rivolgiamo qualche domanda alla fine del suo mandato.
Una presidenza intensa e ricca di importanti risultati. Qual è il bilancio di questi quattro anni?
Sono stati anni di grandi soddisfazioni soprattutto grazie al lavoro svolto dall’intero Consiglio, un gruppo tanto eterogeneo quanto coeso da consentire un operato sempre nella condivisione di obiettivi e strategie. Il bilancio generale è positivo, in particolare per essere riusciti a creare una forte sinergia con l’ente gestore della Scuola accreditandoci come ente principale di raccolta fondi per la Scuola ebraica di Milano. Per la Comunità infatti la Fondazione Scuola è l’unico ente esterno con un obiettivo comune al suo. La nostra attività di raccolta fondi ha, infatti, anche il risultato di promuovere la scuola stessa, tanto da diventare uno stimolo per le scelte di investimento dell’ente gestore. Dallo scorso giugno inoltre la Fondazione è l’unico referente per le donazioni verso la scuola con procedure precise per le donazioni, a garanzia dei benefattori.
Oltre all’ente gestore, quali sono gli altri interlocutori della Fondazione Scuola?
A partire dal workshop organizzato nel 2013, abbiamo capito quanto sia importante avere degli interlocutori rappresentativi della scuola e abbiamo dunque speso molte energie nella creazione di rapporti di fiducia e continuativi con tutte le parti interessate a migliorare le attività della Fondazione Scuola. La Fondazione, per esempio, ha sostenuto fin dall’inizio la formazione del Gruppo Horim (Genitori) come interlocutore fondamentale per la Comunità. Ed è proprio in questa visione che la Fondazione auspica la nascita di un Board, un Consiglio di gestione della Scuola diretto dall’Assessore nominato dalla Comunità.
Parlando di risultati concreti, quali vanno ricordati?
Tra i risultati concreti dell’attività del Consiglio, che lo ricordo svolge il suo compito in modo volontario, mi fa piacere sottolineare che negli ultimi quattro anni la Fondazione ha versato più di 1.000.000 di euro alla scuola. Le maggiori entrate della Fondazione oggi sono raccolte attraverso i grandi eventi che vengono organizzati periodicamente, anche se l’attività di fund raising prosegue nel corso di tutto l’anno.
In quattro anni abbiamo organizzato tre Cene di Gala, alle quali sono intervenuti ospiti illustri e due Ministri dell’Istruzione che hanno riconosciuto il valore e la qualità della nostra scuola. La presenza di 500 persone ad ogni cena ci ha permesso di raggiungere obiettivi di raccolta fondi molto alti, focalizzandoci su precisi progetti. Quello che si chiama il valore della produzione della Fondazione è quasi quadruplicato giungendo a quasi 430.000 € all’anno. La gestione del patrimonio attenta, molto conservativa ma differenziata e frazionata in tre Banche, ha permesso di ottenere ottimi risultati dalla gestione del patrimonio versato dai Fondatori. I costi dell’organizzazione della Fondazione sono stati contenuti in circa il 16% del valore della produzione, un valore estremamente contenuto rispetto ad altre Fondazioni. La raccolta del 5×1000, infine, è aumentata del 60% arrivando a quasi 12.000 € nel 2013, ultimo dato disponibile. Questa voce dimostra che i donatori gradiscono l’attività della Fondazione e se ne ricordano quando compilano il Modello Unico.
L’ultima nostra campagna di successo è di questa estate. In tre settimane si sono raccolti 100.000 € per ristrutturare 10 aule del primo piano del liceo. I donatori sono stati contattati singolarmente per donare un’aula in memoria di un loro caro. Ciò che ci auguriamo è uno spirito di emulazione, con l’obiettivo di ricoprire la nostra scuola di targhe di riconoscenza.
Qualche suggerimento o indicazione al prossimo Consiglio?
Vorrei augurare al nuovo Consiglio quattro anni di attività intensa e gratificante, come lo è stata per noi. Naturalmente il nostro desiderio sarebbe che portassero a termine e perfezionassero alcune attività già avviate, come una strategia di raccolta fondi che mette al centro il Donatore, anche sviluppando un’organizzazione interna più articolata. Particolare attenzione va data, inoltre, a tutti i nostri contatti: in questi anni abbiamo triplicato il numero di persone coinvolte nella Fondazione, quadruplicato la mailing list fino a 4.000 indirizzi email e ricompilato l’intero database di 5.000 nomi di ex Alunni per gli anni scolastici dal 1938 in poi. La creazione dell’associazione Alumni è un altro grande risultato raggiunto e l’evento del 2 giugno 2013 che ha visto riuniti quasi mille ex alunni nel giardino della scuola, ne è la testimonianza. L’organizzazione e la struttura dell’associazione va però ancora sviluppata e siamo alla ricerca di persone che vogliano dedicarsi a questa attività.
Più Fondazione, più Scuola: è proprio vero?
Sì, questa è ormai una certezza. Aiutando, sostenendo e lavorando per la Fondazione, la nostra Scuola migliora. E per questo vorrei per primi ringraziare i nostri Donatori e Sostenitori. È solo grazie alla loro fiducia che il nostro lavoro ha un senso.
Desidero ringraziare per l’attività svolta in questi quattro anni l’intero Consiglio della Fondazione e il Presidente Onorario Cobi Benatoff. Insieme abbiamo saputo mantenere vivo ed efficiente questo ente benefico. Ringrazio l’attività della Segreteria e coordinamento prima svolta da Giorgia Mamè e ora da Dalia Hason, anche per il contributo svolto nell’organizzazione. Un grazie va anche rivolto all’attività di Comunicazione con il coordinamento prima di Daniel Fishman e attualmente di Nelly Weissy con la collaborazione, per la grafica, di Dalia Sciama. Tutto il lavoro svolto e i risultati raggiunti vanno a beneficio della nostra Scuola e soprattutto degli alunni che lì studiano, crescono e formano la propria identità ebraica.