Rette e strategia: creare un circolo virtuoso

Scuola

di Ester Moscati

Un nuovo anno scolastico, una nuova Coordinatrice didattica per le Scuole superiori di Primo e Secondo Grado, Esterina Dana, due nuovi vicepreside, Mino Chamla per i Licei e Paola Salvati per le Medie. Solo la Scuola è sempre la stessa? “No. Anch’essa si rinnova ogni anno, è una scuola all’avanguardia, ricca di dotazioni tecnologiche e multimediali che aiutano la didattica. E siamo impegnati in nuovo progetti”. Così spiegano Paola Sereni, assessore alle Scuole, e il consigliere Avram Hason che l’affianca dal mese di giugno nella cura di questo settore. La Comunità, come ente gestore della Scuola, ha deciso infatti di potenziare il suo impegno diretto, con due persone dedicate.

“La Scuola è il core business della Comunità, e quest’anno ci attendono grandi cambiamenti” dice Avram Hason. “Cambiamenti che riguardano la didattica, le rette e la struttura della Scuola. In particolare la nuova Direzione, dopo le dimissioni di Ester Kopciowski, e il cambiamento comportato dall’integrazione del Nido. Ma anche la necessità di interventi strutturali importanti”.

“Vogliamo prima di tutto sottolineare la totale fiducia del Consiglio nella nuova Direzione didattica” dice Paola Sereni. “La nostra istituzione scolastica svilupperà le sinergie, che in parte già esistono grazie alla rete Galgal, con le altre Scuole ebraiche italiane su progetti specifici, in particolare per l’insegnamento dell’ebraico e dell’ebraismo”. L’idea è quella di consorziarsi per realizzare innovazioni, ottimizzare le risorse e suddividere gli oneri. Progetti che riguardano anche la valutazione dei ragazzi, la “misurazione” delle competenze e dei risultati con strumenti che vadano oltre il test Invalsi previsto dalla legge e che possano riguardare complessivamente gli studenti delle Scuole ebraiche italiane. “Sarà un modo per capire quale tipo di ‘ebreo’ esca oggi dalle nostre scuole e dare al Rabbinato – responsabile dell’insegnamento delle materie ebraiche – tutto l’appoggio necessario a far sì che questa identità sia sempre più rafforzata”.

“Vogliamo che il punto di forza della nostra Scuola, la continuità didattica dal Nido alla Maturità, sia percepita nella sua specifica importanza dalle famiglie e dagli studenti” continua Avram Hason. “L’esperienza di studio deve essere piacevole in ogni ordine di scuola perché lavorare in serenità e armonia è condizione necessaria per conseguire ottimi risultati. E proprio i risultati della Maturità di quest’anno confermano che siamo sulla strada giusta. I nostri ragazzi hanno ottenuto valutazioni eccellenti”.

L’attenzione che la Scuola dedica ad ogni singolo alunno durante tutto il suo percorso di crescita è dimostrato quest’anno dall’inserimento di una nuova figura professionale, il logopedista. La presenza all’interno della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria di una logopedista è volta a prevenire e ad affrontare in modo adeguato problematiche relative al linguaggio e alla comunicazione.

Nella prima fase, dai tre ai cinque anni, si tratta di prevenire e individuare precocemente le situazioni. Più tardi, l’assistenza e la coordinazione con gli insegnanti consente di attuare le metodiche necessarie per affrontare i problemi già conclamati. In ogni caso è un supporto prezioso per le famiglie.

Rafforzamento dell’identità ebraica, qualità didattica in tutti gli ordini di studio, attrezzature e laboratori, servizi essenziali per lo sviluppo del bambino e del ragazzo. Sono tanti i motivi per cui ogni famiglia della Comunità può vedere nella Scuola ebraica l’ambiente ideale dove crescere i propri figli. E si apre quindi la questione delle rette scolastiche.

“L’obiettivo strategico della Giunta è che tutti i ragazzi ebrei di Milano che vogliano frequentare la Scuola della Comunità possano farlo. Abbiamo azzerato le rette di Nido e Materne, per aumentare le iscrizioni – cosa che è avvenuta – e creare così un più ampio bacino di iscritti per gli ordini successivi. Anche lì è in progetto di ridurre le rette per creare un ‘circolo virtuoso’, aumentando il numero degli alunni”.

Ma anche la struttura deve adeguarsi. “Dopo il risanamento del Bilancio, ora per la Comunità è venuto il momento di investire. È importante dare una nuova dignità alle classi, farne spazi dove sia sempre più piacevole studiare. Per questo abbiamo cooptato un manager-architetto, Elisa Bassan, con la responsabilità di completare la messa a norma dell’intera struttura scolastica e di studiare il modo di migliorare la funzionalità della Scuola. Adeguamenti e ristrutturazioni dell’edificio che comportano un notevole onere finanziario e per i quali ci stiamo impegnando nel reperimento delle risorse. Senza dimenticare però che già oggi la nostra Scuola offre laboratori di scienze, di lingue, di informatica all’avanguardia”.