di Roberto Zadik
Ironizzare sull’attualità, sulle fobie e le insicurezze di adolescenti e adulti ispirandosi a grandi classici letterari come “Il Malato immaginario” capolavoro assieme a “L’Avaro” del commediografo seicentesco francese Molière. Questa è stata la sfida pienamente riuscita dei ragazzi delle IV superiori del Liceo “Federico Jarach”, che come ormai ogni anno, mercoledì 29 maggio presso l’Aula Magna della scuola si sono cimentati in una vivace rielaborazione del testo originario, recitando con grande espressività in francese, una serie di scene e di battute che avevano come argomento fondamentale vari tipi di manie e debolezze che affliggono le giovani generazioni di questa epoca.
Stimolati e preparati alla rappresentazione diretta dal bravo regista e attore Sacha Oliviero e dalla professoressa di Francese e Formatrice per l’alternanza scuola lavoro Vanessa Kamkhagi, i ragazzi hanno recitato, cantato e ballato davanti a un pubblico attento di docenti e genitori. Presenti all’iniziativa il presidente comunitario Milo Hasbani che ha sottolineato il successo dell’iniziativa “giunta alla sua 11esima edizione”, il presidente Fondazione Memoriale per la Shoah Roberto Jarach, la vice preside Dana Esterina, Dalia Gubbay della Fondazione Scuola e il Dirigente scolastico Agostino Miele molto soddisfatto dell’evento che “dimostra come la scuola non sia solo le materie didattiche, dalla matematica al francese, ma è anche esperienza umana. Questi ragazzi fra un anno se ne andranno ma questi momenti rimarranno come fondamentali dentro di loro”.
Molto contenti per il risultato di questo spettacolo sia il regista Oliviero, diventato padre quel giorno dopo la nascita di sua figlia Yael, che ha specificato come sia stato necessario adattare il testo ai ragazzi, che hanno superato varie difficoltà come “recitare in francese” e “superare la timidezza per recitare davanti al pubblico” rivelandosi estremamente capaci e entusiasti.
Ma di cosa parla lo spettacolo? Un gruppo di amici intende partire per il Messico e al suo interno i componenti sono caratterizzati da vari problemi caratteriali e difetti tipici dell’età e della personalità di ognuno. Decisamente divertenti le varie sequenze, orchestrate da musiche messicane e balli, dal “l’accumulatore di ricchezze”, alla fissazione per “l’igiene” a chi ha bisogno di “attirare l’attenzione sui social” ogni mania è stata rappresentata in maniera leggera e espressiva dai giovani interpreti delle due classi. Applausi e risate, intrattenimento e riflessione in una mattinata che ha coinvolto ragazzi e adulti sul tema della fragilità della società moderna e dei suoi tanti “malati immaginari”.