di Morà Rachele Ajò (Lella)
Spesso i genitori ci chiedono di raccontare cosa accade in palestra e allora, quale miglior modo di spiegarlo se non invitandoli a vivere questa esperienza in prima persona con i loro figli? Così da alcuni anni abbiamo il piacere di invitare i genitori dei bambini del primo anno della Scuola dell’Infanzia ad un incontro di psicomotricità genitori-bambini ed anche quest’anno è stata proposta questa esperienza.
Abbiamo scelto di non anticipare nulla riguardo lo svolgimento dell’incontro, in modo da rendere il momento il più possibile spontaneo.
I genitori sono stati accompagnati in palestra ed è stato chiesto loro di affidarsi ai propri bambini, lasciandosi condurre in questo spazio per loro famigliare e molto amato.
Per i bambini invece è stata una sorpresa: sono stati accompagnati dalla psicomotricista e da una morà di sezione davanti alla porta chiusa della palestra pronti a fare, come di consueto, “una bella corsa” ed allo spegnersi della luce tutti seduti sul tappeto. A questo punto la grande sorpresa… i loro genitori erano tutti seduti ad aspettarli!
I bimbi erano stupefatti, i loro occhi mostravano un tumulto di sensazioni: incredulità, emozione, felicità.
Superato questo intenso momento i bimbi stessi hanno raccontato le regole della palestra: si può andare sulla spalliera ma con una morà vicina, con la luce spenta tutti seduti, si possono spingere i carrelli ma con le scarpe, si può usare tutto il materiale ma condividendolo con i compagni.
La luce si è accesa e per incanto i “grandi” hanno iniziato a giocare come e con i “piccoli”, chi sui palloni bobath (quelli grandi grandi) a rotolare, chi a fare capriole, chi a saltare dalla spalliera, molte mamme hanno indossato i teli come vestiti.
Le fascette rosse che i bimbi amano mettere intorno alla fronte come le tartarughe Ninja sono diventate, grazie alla fantasia, ornamenti sul capo di bellissime principesse; e quante costruzioni con tutto il materiale a disposizione!
Dopo quasi un’ora di divertimento la luce è stata nuovamente spenta. A questo segnale tutti hanno lasciato i giochi e si sono nuovamente seduti sui tappeti pronti al rituale di conclusione dell’incontro: ogni bambino/a ha raccontato cosa gli/le fosse piaciuto di più in questa giornata un po’ speciale ed ovviamente quasi tutti hanno dichiarato che la cosa più bella era stata giocare con la mamma.
Alla fine con la collaborazione di tutti la palestra è tornata ordinata come era all’inizio.
Vogliamo ringraziare tantissimo questi adulti che hanno saputo tornare bambini insieme ai propri figli, mettendosi “in gioco” sotto tutti i punti di vista.
La psicomotricista
Morà Rachele Ajò (Lella)