di Jonathan Mizrachi, David Zebuloni
Lo scorso dicembre, come ogni anno, i ragazzi delle classi della seconda liceo della scuola ebraica di Milano, si sono recati in Israele: diciotto giorni trascorsi percorrendo il paese da nord a sud, alla scoperta dei suoi tesori – naturali, storici, culturali.
“Un viaggio intenso, divertente, formativo, indimenticabile” hanno detto Jonathan Mizrachi e David Zebuloni. Proprio da Jonathan e David abbiamo voluto farci raccontare questa bella esperienza; a loro, perciò, lasciamo la parola.
“Abbiamo cominciato il viaggio visitando il volto meno noto di questo
magnifico paese: il deserto. Abbiamo svolto attività tanto impegnative quanto
divertenti come cavalcare cammelli, dormire in tende beduine, scalare il Machtesh Ramon, visitare Massada, nuotare nel salatissimo e incredibile mar Morto e cenare attorno a un falò acceso da noi cantando sotto le stelle.
Terminata questa prima tappa abbiamo proseguito il viaggio verso Yerushalaim. Qui abbiamo visitato a fondo la città, vecchia e nuova, la parte religiosa e quella più ‘culturale’, accogliendo lo shabbat al Muro del Pianto. Abbiamo visitato gli scavi della città e ci siamo anche improvvisati archeologi; abbiamo visitato i luoghi e musei principali, come Yad Vashem che è stato molto emozionante, e la Knesset, un luogo pieno di significato.
Abbiamo reso omaggio a tre uomini importanti per il nostro popolo visitando
nel Neghev la tomba di David Ben Gurion; a Tel Aviv Kikar Rabin, la piazza in cui fu assassinato Itzhack Rabin nel 1995; e Har Herzl, il monte dove è stata collocata la tomba di Theodor Herzl e dove sorge il museo a lui dedicato.
Abbiamo anche pregato sulla tomba di Rav Shimon Bar-Yochai.
Al museo di Tel Aviv, dove è stata dichiarata l’indipendenza dello Stato di Israele, abbiamo ascoltato la registrazione del discorso di Ben Gurion, e abbiamo potuto sentire così la sua vera voce. Ed è stato particolarmente commovente, soprattutto perché prima avevamo visitato il museo del Palmach, dove è raccontato come gli ebrei arrivarono a conquistare l’indipendenza.
Nel nord di Israele abbiamo visitato il Golan e i resti di un villaggio dell’epoca talmudica; la Galilea e Zfat, la città della Cabalismo.
Dopo 18 giorni di camminate, gite, escursioni, emozioni mai provate prima e esperienze memorabili siamo tornati a Milano. È stato un viaggio straordinario che ha lasciato molto dentro di noi, e ora ripensandoci, dopo che sono passati quasi due mesi, proviamo molta nostalgia per i momenti trascorsi in Eretz Israel, la nostra terra”