di Ilaria Myr
In un’atmosfera festosa e partecipata, sono stati inaugurati l’11 marzo gli spazi rinnovati della scuola, grazie alle donazioni di molte persone che hanno a cuore la comunità.
Chi degli iscritti alla comunità ebraica di Milano non si è mai recato all’Aula Magna “Aron Benatoff” della Scuola per una recita, un evento o una cerimonia, alzi la mano!
Da sempre cuore della vita scolastica e comunitaria, il grande spazio ha visto passare generazioni di persone, ospitato innumerevoli iniziative e raccolto la comunità, sia in situazioni felici che più tristi. Per questo bambini, adulti, nonni, iscritti di tutte le età hanno affollato martedì 11 marzo la Scuola Ebraica per scoprire la sua nuova veste, dopo intensi lavori di ristrutturazione. Non solo: anche le palestre hanno subito un’importante e necessario rinnovamento, dopo anni in cui non erano state toccate.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie alle donazioni di tre main sponsor – la famiglia Benatoff, che già nel 1987 ne aveva finanziato i lavori di ristrutturazione, la Fondazione Safra, da anni vicina alla Comunità e che ha subito accettato di partecipare, e la Fondazione Scuola – e di altre famiglie e singoli, a cui sono state dedicate delle targhe scoperte a fine serata.
In un’atmosfera molto festosa, i numerosi partecipanti hanno prima consumato un ricco aperitivo nella sala antistante, per poi scoprire un luogo caldo, accogliente e soprattutto nuovo, nel perfetto rispetto di tutte le regole.
Ad accogliere i numerosi partecipanti i bambini di terza, quarta e quinta primaria, che, preparati con grande impegno dalle morot, hanno cantato canzoni in ebraico e in inglese inneggianti all’unità e allo stare insieme, emozionando tutti, parenti e no, che salutavano dalla platea i piccoli cantanti.
Molto emozionati e grati i rappresentanti della Comunità. «È un sogno che si è avverato grazie all’impegno e alla volontà delle persone che l’hanno reso possibile – ha esordito Milo Hasbani, vicepresidente Ucei e assessore comunitario -. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a sostenere i lavori. C’è ancora un avanzo da coprire, ma siamo sicuri che dopo avere visto gli spazi, riusciremo a coprirlo!».
«Sono molto contento perché oggi ci riuniamo qui per una festa, dopo molte occasioni non gioiose in questo ultimo anno– ha commentato rav Alfonso Arbib -. Perché a tutti noi fa piacere essere felici ogni tanto, ma anche perché c’è il rischio in tutto quello che abbiamo fatto quest’anno di avere un’immagine dell’ebraismo come qualcosa in cui dobbiamo difenderci continuamente. Il rinnovamento dell’Aula Magna è invece un impegno a occuparci di più delle cose positive, della scuola ebraica e di trasmettere la grandissima ricchezza che abbiamo come ebrei».
Dopo i ringraziamenti del presidente Walker Meghnagi a tutto il consiglio – «questa è la dimostrazione che la comunità è unita e ha voglia di fare!» – e alle parole del preside Marco Camerini – «questo è da sempre un luogo di confronto e fonte di ispirazione e crescita delle nuove generazioni. Mi auguro che possa essere onte verso futuro ricco di possibilità» – ha preso la parola Dalia Gubbay, assessore alle scuole, vero motore di questo rinnovamento, da anni convinta della necessità di dare alla scuola spazi nuovi e accoglienti. «È un sogno che si avvera. Non è stato un percorso affatto facile, a momenti di entusiasmo si sono alternate notti insonni e periodi di sfiducia. Ma grazie al sostegno di tutto il consiglio, di generosi donatori, nonché di un’impresa edile efficiente, la ditta La Galla, e di persone che hanno dedicato tempo ed energie, come la direttrice lavori Deborah Vitta, Piero Ticozzi e Marco Comotti dell’ufficio tecnico della Comunità, ci siamo riusciti». Un caldo ringraziamento è arrivato anche dal segretario generale Alfonso Sassun, che ha lodato la totale dedizione di queste persone.
Cobi Benatoff ha ricordato la figura di suo padre, Aron Benatoff, a cui è dedicata la nuova Aula Magna, mentre Simone Sinai, presidente della Fondazione Scuola, ha ribadito l’impegno dell’ente nei confronti dell’istituto.
Infine, sono state scoperte le targhe dedicate ai donatori: una per famiglia Benatoff, una per Lilly ed Edmond Safra, e una in memoria delle vittime del 7 ottobre (con il contributo di Walker e Rachel, Michael e Giulia Meghnagi; famiglia Sinai Sciama, Davide e Lilly (Levi), Famiglia Chalon, famiglia Safra Marcus).