di Ilaria Myr
116 iscritti delle elementari e delle medie provenienti da Milano e da altre città italiane, 7 corsi diversi che si sono svolti su Zoom per due settimane, dal 15 al 26 giugno: sono questi i numeri più che soddisfacenti del webcam organizzato quest’anno dalla Scuola della Comunità ebraica per offrire ai ragazzi, nonostante le difficoltà della pandemia, intrattenimento e svago durante le prime settimane di vacanza. Pasticceria, tenuto da Raffaella Passigli, che ha insegnato ai ragazzi a fare semplici dolci ad altissima resa; scacchi, con Volfango Rizzi, che già tiene un corso curriculare alle classi della primaria; ebraico, con lo shaliach del Bené Akiva Uria’ Elazar, e Midrash, con Daniele Cohenca, docente di ebraismo a scuola (nonché responsabile per la parte tecnica del webcamp); inglese, con la maestra Damiana Defilippo, che ha fatto esplorare il mondo della lingua inglese attraverso diversi giochi adatti alle età; zumba, con Federica Cordara (insegnante anche del Maccabi), che li ha fatti ballare e divertirsi, e videogiochi (per i ragazzi delle medie), con Dario Fantini e Martina Raico, studenti della della Digital Bros Game Academy (che ha gentilmente offerto il suo contributo) che hanno dato le basi per creare i videogame: sono queste le diverse attività che hanno animato questa edizione digitale dell’annuale iniziativa organizzata dalla scuola, aperta questa volta anche ai ragazzi ebrei di tutta Italia,. Il tutto totalmente gratuito per gli utenti, grazie al contributo del progetto internazionale EFI-Educating for Impact, che lavora sul rilancio delle Scuole ebraiche e a cui aderisce anche la Comunità di Milano.
«A metà maggio, quando abbiamo cominciato a pensare a cosa fare, era ancora troppo presto per avere un quadro chiaro e continuare a utilizzare Zoom ci è sembrata la cosa più saggia e sicura, in un momento in cui anche il giardino era inagibile per la ristrutturazione – spiega Dalia Gubbay, assessore alla scuola per le materie ebraiche e i progetti internazionali -. Ho parlato del progetto allo Steering Committe di EFI, di cui faccio parte, e abbiamo ottenuto un totale sostegno economico».
È stato quindi creato un gruppo di lavoro – composto da Dalia Gubbay e Timna Colombo dell’Assessorato alla Scuola, dal dirigente scolastico Agostino Miele, Daniele Cohenca, docente di ebraismo e Milano EFI coordinator, la vicepreside Esterina Dana, la coordinatrice per infanzia e primaria Diana Segre e il segretario generale Alfonso Sassun, – che ha pensato alle attività da fare svolgere ai ragazzi e a come metterle in piedi, coinvolgendo i diversi docenti e Sarah Hodara per la segreteria organizzativa.
«Abbiamo avuto fin da subito un’adesione inaspettata – commenta Gubbay -. Una grande soddisfazione è stata anche avere ragazzi di altre comunità, ad esempio Padova, Roma, Genova: a dimostrazione che la modalità a distanza è importante per rimanere in contatto anche fra ebrei italiani, e che potrà essere utile riutilizzarla nel futuro».
«Con grande senso di responsabilità e con la consapevolezza di scontentare alcuni ma convinti della nostra scelta, abbiamo deciso di non proporre un day camp in presenza – aggiunge Timna Colombo, Assessore alla Scuola -. Sono in corso i lavori per il totale rinnovamento del giardino e senza il giardino a disposizione sarebbe stato impossibile rispettare le vigenti regole in materia di centri estivi. L’esperienza del web camp è stata molto positiva e non è escluso che si possa ripetere, ma l’auspicio è quello di poter offrire, soprattutto ai più piccoli, un divertente day camp in presenza il prossimo anno».
I commenti positivi
Non sono però solo gli organizzatori a essere entusiasti del successo di questa iniziativa: in molti infatti hanno scritto per esprimere la loro soddisfazione, a cominciare dai bravissimi insegnanti.
«Vi ringrazio per avermi resa partecipe di questo progetto così particolare, – ha dichiarato Raffaella Passigli, che ha tenuto un affollato corso di pasticceria, mandando in anticipo le ricette affinché le famiglie potessero organizzarsi con gli ingredienti -. Ho avuto la sensazione che i bambini fossero tutti interessati, che più o meno riuscissero a seguire, l’esecuzione delle ricette, e che attendessero con curiosità il nostro appuntamento… infatti quando mi collegavo avevo già dei bimbi che mi attendevano diversi minuti prima dell’orario stabilito! Sono assolutamente certa che tutti i corsi abbiano aiutato i bambini a passare un po’ di tempo divertendosi e applicandosi in cose che magari non avevano mai fatto. Penso che abbiate centrato le necessità dei bambini mettendo in piedi questo webcamp veramente ben fatto».
Molto contento anche Volfango Rizzi del corso di scacchi, che nonostante fossero offerte solo lezioni pomeridiane, ha visto partecipare 51 allieve e allievi (di primaria e medie) nelle due settimane (per un totale di 49 alunni presenti alla prima e almeno 39 alla seconda), suddivisi in tre livelli in base al livello e all’età, con insegnanti appartenenti alla ASD Il Castelletto Junior. I piccoli scacchisti hanno poi potuto partecipare a un torneo finale, il 29 giugno.
«Durante le lezioni gli allievi hanno potuto affinare le proprie conoscenze tattiche o, nel caso del gruppo delle medie, anche imparare il gioco dall’inizio – spiega Rizzi -. Le lezioni, oltre alla parte teorica e di quiz, hanno anche una parte pratica di gioco: l’istruttore è in grado di vedere le partite degli allievi e commentare le mosse e dare consigli utili per migliorare il gioco e per fare piani a medio e lungo termine. I corsi di scacchi sono terminati venerdì 26 giugno ma tre giorni dopo, il 29, ci si ritrova tutti insieme per giocare il Gran Torneo WebCamp 2020. La voglia di scacchi estivi non si ferma: l’entusiasmo dei giovani scacchisti ha portato a pensare a realizzare una sfida a squadre da tenersi l’8 luglio: già pronta alla sfida, con le squadre WebCamp 2020 è quella dell’Oltrepo Pavese composta da cinque alunne ed alunni delle scuole primarie. I giovani avranno così un bel gioco, veramente formativo, in cui cimentarsi durante le vacanze estive».
Entusiasti anche molti genitori. «Desideriamo ringraziare di cuore la Comunità Ebraica e la Scuola Ebraica di Milano per la bellissima e piacevolissima iniziativa Web Camp proposta a tutti i ragazzi e ragazze delle diverse comunità italiane – scrivono M.Chiara Salasnich e Roberto Lea, genitori di Beniamino di Padova -. I nostri figli hanno avuto una splendida occasione per conoscere nuovi amici ebrei e sentirsi vicini in un momento cosi particolare».
«A me è piaciuto moltissimo e mi piacerebbe molto se anche il prossimo anno, sperando che il Coronavirus sia andato via e si possa tornare a fare le lezioni dal vivo, si riuscisse comunque a fare in modo che anche chi abita lontano possa partecipare – scrive Elisa di Padova a Daniele Cohenca sul corso di Midrash -. Secondo me, ha spiegato in modo chiaro e interessante, ha fatto in modo che tutti potessero capire e ha mantenuto l’interesse anche se l’argomento era difficile, per me è stato un corso molto bello e anche molto utile per avvicinarsi di più alla Torah e al suo studio. Mi è piaciuto molto il suo modo di spiegare le cose, renderle qualcosa di vicino a noi anche se i Midrashim sono ambientati in un epoca così distante e diversa dalla nostra, aiutarci a entrare in quel mondo, e spero che ci sarà la possibilità di fare ancora molte lezioni!».
«Volevo ringraziare l’Assessorato alla Scuola per aver scelto di organizzare, dopo un anno tanto particolare un web camp per i nostri figli- scrive Keren Goldberg, madre di un ragazzo delle medie e uno delle elementari -. I miei hanno partecipato a vari corsi. Dopo mesi di lezioni on line, temevo che non sarebbero stati contenti di passare altre ore davanti ad un pc e invece mi si sono dovuta ricredere. Giocare a battaglia navale e a nomi, cose, città in inglese, imparare nuove parole, canzoni e storia di luoghi importanti in Israele, conoscere e capire nuovi midrashim, capire come è fatto un video gioco e crearne uno da soli, imparare nuove mosse a scacchi e sfidare i propri amici, preparare da soli dolcissime e buonissime merende gustate da tutta la famiglia! Sono state due belle settimane e loro si sono divertiti davvero molto; inoltre hanno avuto modo di conoscere ragazzi di altre Comunità ebraiche con i quali si sono scambiati recapiti per poter rimanere in contatto, insomma anche se distanti si sono sentiti comunque uniti. Grazie a tutti i “maestri” e a coloro che hanno reso possibile questa iniziativa».
«Il webcam è stato bellissimo: le lezioni erano ben organizzate ed interessanti, hanno coinvolto i ragazzi e soprattutto sono riuscite a dimostrare che zoom e’ anche uno strumento per imparare divertendosi – aggiunge Monique Sasson Shore -. Dopo questi lunghi mesi di lockdown e di attività didattiche online, i ragazzi sono arrivati a giugno stanchi e privi di energia, quasi letargici. Queste lezioni hanno dimostrato che anche con zoom si possono fare delle attività’ dinamiche e allegre. L’idea di coinvolgere i ragazzi di altre comunità’ ebraiche e’ stata grandiosa, specie visto che questa estate i vari campeggi estivi sono stati cancellati. Gli insegnanti sono stati veramente bravissimi. Le mie figlie hanno amato in particolare modo le lezioni di cucina: Raffaella ci ha insegnato a preparare delle merende deliziose ed appaganti. Mio figlio ha amato Midrash e scacchi è stata la lezione che hanno scelto tutti e tre e che ha appassionato tutti moltissimo. Un enorme grazie a tutti coloro che si sono impegnati per creare e realizzare questo webcamp!!!!