di Roberto Zadik
Parte integrante della storia d’Israele, i kibbutzim e il loro stile di vita vengono rievocati in esposizione del tutto originale (anche nell’allestimento) dal titolo. “Kibbutz-L’arte dell’abitare”.
La mostra viene presentata nell’ambito della manifestazione “Unexpected Israel”, ed è aperta al pubblico presso l’Urban Center di Milano fino a venerdì 24 giugno.
Espressione della vita agricola basata sull’idea socialista e collettivista, il kibbutz nato nei primi anni del Novecento, rappresenta ancora oggi un’importante risorsa per l’economia israeliana. Non solo. Esso è tornato a costituire una scelta di vita radicale per molti giovani israeliani ed ebrei immigrati da tutto il mondo.
Attualmente in Israele esistono circa 250 kibbutz.
L’esposizione all’Urban Center è stata realizzata in collaborazione con l’Ambasciata di Israele. Curata da Gallia Bar Or e Yuval Yasky, l’iniziativa, dopo la Biennale di Venezia è arrivata qui a Milano in un adattamento realizzato da Cecilia Fumagalli, Andrea Jarach, Martina Landsberger e Claudio Sangiorgi ed espone oltre che numerose fotografie d’epoca, anche altri materiali– dalle planimetrie ai documentari sulla vita nel kibbutz.
Rare e molto espressive, le immagini che ripercorrono i momenti della quotidianità ma che nell’insieme rendono l’idea del percorso storico e culturale del kibbutz in quanto tale.
Particolarmente espressive, per esempio le foto della serata al club dei membri del Kibbutz Brur Hayil; le lezioni di danza presso la palestra del kibbutz Gaaton o la Casa della Cultura per la gioventù del Kibbutz Heftziba.
Kibbutz-L’arte dell’abitare
Urban Center di Milano
Galleria Vittorio Emanuele
Aperto dal lunedì al venerdì
orario continuato 9 – 18
ingresso libero
Fino al 24 giugno