di Esterina Dana
Cinque video ci raccontano la vita al confine del Kibbuz Be’eri, uno tra i più colpiti dall’attacco terroristico del 7 ottobre. Già presentati al Maxxi di Roma, gli screening, girati da autori israeliani contemporanei tra il 2014 e il 2023, sono stati recuperati dalle ceneri della Galleria Be’eri. Ora giungono a Milano a Palazzo delle Stelline (corso Magenta 61) su iniziativa di Franco Modigliani, vicepresidente del KKL, accolta da Fabio Massa, Presidente della Fondazione delle Stelline che ha introdotto la serata di presentazione il 19 dicembre. Saranno esposti il 20, 21 e 22 dicembre insieme alla mostra fotografica Cento per cento inferno di Ziv Koren, fotoreporter che ha documentato le atrocità e il loro impatto sulla società israeliana, nella vita quotidiana.
Il titolo ‘95% Paradiso, 5% Inferno’ deriva dalla definizione che gli abitanti del kibbuz Be’eri davano della loro vita al confine con Gaza, prima del massacro del 7 ottobre, e del conseguente quotidiano pericolo; una consapevolezza che impone il calcolo di rischi e opportunità anche per le azioni più semplici, come spiega Maya Katzir (responsabile dell’ufficio cultura dell’Ambasciata d’Israele in Italia), che presenta e conduce l’evento.
Il tema di fondo consiste in “una riflessione dell’arte israeliana sugli avvenimenti del 7 ottobre e sulle loro conseguenze“; il messaggio è quello di non cedere alla tentazione del silenzio a cui si è voluto simbolicamente ridurre Israele con la distruzione della Galleria Be’eri: portarla in Italia significa affermare la continuità alla cultura ebraica nella sua pluralità.
Il film, che va in loop, è costituito da lavori diversi per stile e tema, ma si inserisce nella cornice del cinque per cento della guerra che sconvolge tutti gli schemi mentali. Gli attori sono gli abitanti stessi del kibbutz. Vengono proiettate brevi sequenze di tre dei cinque filmati: Fumo nel deserto; Il posto dove crescere i bambini e Saluki.
Durante la serata di presentazione è seguito un dibattito tra Mariarosa Mancuso (giornalista), Andrée Ruth Shammah (Regista teatrale e Direttrice Teatro Franco Parenti), Yuval Avital (artista multimediale), Jean Blanchaert (gallerista di arte contemporanea) suscitato dalla domanda di Katzir su quali riferimenti culturali abbiano evocato in loro i video e la mostra fotografica di Ziv Koren, intitolata Cento per cento inferno, esposta accanto al salone dell’evento. Le immagini a colori sono state scattate nello stesso kibbutz e nell’area del rave party e rappresentano dolorosamente l’assenza umana, la devastazione degli spazi e l’abbandono.
Significativi tutti gli interventi, che hanno sottolineato la capacità di resilienza e “resurrezione” del popolo ebraico e la volontà di dialogo, sinteticamente espressi da Roy Chen.
Sono intervenuti anche Walker Meghnagi (presidente della Comunità ebraica), Luca Bernardo (consigliere del comune di Milano), Franco Modigliani (Vicepresidente di KKL Milano), Liri Eitan Drai (Direttrice del KKL Italia), Roy Chen (drammaturgo), Emanuele Fiano (membro della Presidenza del gruppo PD alla Camera dei deputati), Milo Hasbani (vicepresidente della Comunità Ebraica di Milano). Erano presenti in sala anche Alon Bar (Ambasciatore di Israele) e Rav Alfonso Arbib (Rabbino capo di Milano).
Clicca qui per vedere il video dell’evento.
Ziv Koren è fotografo di fama mondiale. La sua foto di un autobus israeliano esploso è stata selezionata come una delle 200 immagini più importanti degli ultimi 45 anni dal World Press Photo. Ha vinto premi internazionali come il Photo District News Award Picture of the Year.
Per informazioni vistare il sito della Fondazione Stelline.