di Ilaria Ester Ramazzotti
Di ritorno da un reportage in Israele nel 1951, commissionatole dalla rivista Life, Ruth Orkin si ferma a Firenze dove conosce una giovane studentessa di storia dell’arte: Ninalee Craig. Alla ragazza, passata alla storia con il nome di Jinx Allen, la fotografa chiede di fare da modella per narrare nei suoi scatti l’esperienza di una donna che viaggia all’estero da sola. Così nasce la celebre fotografia ‘American Girl in Italy’ (nella foto), icona della fotografia del Novecento che ha il primato di essere il secondo poster più venduto al mondo e che ancora oggi sollecita discussioni sul tema del sessismo. L’autrice Ruth Orkin (1921-1985), fra le prime e più famose donne professioniste della pellicola, figlia della borghesia ebraica americana nata a Boston e cresciuta a Hollywood, è celebrata per la prima volta in Italia con la mostra ‘Ruth Orkin. Leggenda della fotografia’ aperta fino al prossimo 2 maggio ai Musei Civici di Bassano del Grappa. Una retrospettiva che mette sotto le luci immagini in cui la freschezza dell’istante colto all’improvviso si fonde con la forza evocativa del racconto.
L’opera di Orkin, rappresentata da oltre centodieci fotografie tra le più celebri della sua carriera, arriva in Italia in concomitanza del centenario della nascita della fotografa, da poco omaggiata di una retrospettiva a New York e Toronto e da una monografia di Hatije&Cantz. Dopo Bassano del Grappa, unica tappa italiana, l’antologica, realizzata assieme a DiChroma Photography, inizierà un tour europeo ed è attesa a San Sebastian, in Spagna, e a Cascais, in Portogallo.
“Sono molto lieta di presentare l’opera di questa protagonista della fotografia del Novecento – ha detto direttrice dei Musei Civici bassanesi Barbara Guidi -. La sua capacità di fondere assieme, in un’alchimia perfetta e misteriosa, la forza coinvolgente del racconto e la freschezza dell’attimo catturato al volo, fa di lei una delle artiste tra le più affascinanti del secolo scorso”.
Le immagini di Ruth Orkin sono delle intense interpretazioni che raccontano personaggi illustri del mondo hollywoodiano o newyorchese, come Robert Capa, Lauren Bacall, Albert Einstein o Woody Allen, o situazioni di vita straordinariamente ordinaria. Emblematiche le sue immagini riprese perpendicolarmente dalla finestra del suo appartamento sul Central Park. Uno stile narrativo in cui risuona l’eco del linguaggio cinematografico, che ha un ruolo centrale nella poetica della Orkin.
Tanto negli scatti singoli quanto nei lavori composti da sequenze di fotogrammi, Orkin dà vita a veri e propri storytelling, trasformano un ritratto o un paesaggio urbano di New York, di Roma o Venezia, in un racconto in cui luoghi e persone si rispecchiano a vicenda. Leggendaria figura di fotoreporter, Orkin esprime la sua arte anche come cineasta. È autrice del lungometraggio indipendente ‘Little Fugitive’, realizzato assieme al marito Morris Engel, premiato con il Leone d’Argento al Festival di Venezia del 1953.
RUTH ORKIN. LEGGENDA DELLA FOTOGRAFIA
Museo Civico di Bassano del Grappa
Piazza Garibaldi 34 Bassano del Grappa (VI)
Aperta fino al 2 maggio 2022
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00, chiuso il martedì.
Tel. 0424 519 901
info@museibassano.it
www.museibassano.it