Mostra di Chagall a Mantova: una serie di capolavori, dal Teatro ebraico di Mosca

Arte

di Roberto Zadik

Chagall a Mantova dal 5 settembre al 13 gennaio: “Come nella pittura così nella poesia”. Aspetti inediti racchiusi in oltre 130 opere. La mostra apre in concomitanza con il Festivaletteratura.

Marc Chagall, come non si era mai visto, arriva a settembre al Palazzo della Ragione di Mantova.  Una serie di opere di grande fascino e suggestione saranno oggetto dell’importante esposizione  “Marc Chagall – Come nella pittura così nella poesia”, curata da Gabriella Di Millia e in corso dal 5 settembre 2018 al 13 gennaio 2019. L’evento è stato presentato l’11 luglio alla Triennale di Milano dalla curatrice, che ha raccontato una serie di interessanti aneddoti sul grande pittore ebreo bielorusso,  e da altri due relatori di primo piano come il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e Rossana Cappelli, direttore generale arte, mostra e cultura  Electa.

La mostra, promossa dal Comune di Mantova in collaborazione con la Tretyakov Gallery, che ha prestato i quadri per l’occasione, organizzata e prodotta con la casa editrice Electa,  esplora dunque aspetti del tutto inediti racchiusi in oltre 130 opere, fra dipinti e acquerelli, realizzate da questo immenso talento (Vitebsk, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) che sicuramente non solo è l’artista ebreo più conosciuto di tutti i tempi ma una leggenda internazionale dell’arte del Novecento per abilità, originalità, carisma e intensità.

Ma quale era la personalità del pittore , quali gli eventi salienti della sua vita e come egli influenzò il suo tempo? Da cosa nasce questa mostra e quali le caratteristiche di queste opere? Come ha ricordato la curatrice della mostra nella sua introduzione Chagall, era un personaggio intenso, carismatico e originale e personalizzò tutti i linguaggi e i messaggi con cui venne a contatto. Come il cubismo, che egli trovava però “troppo realistico” e che colorò di elementi onirici e fantastici, “trasformando oggetti e persone in qualcosa di nuovo e sconosciuto”. Divenne un autore “capace più di ogni altro di far sognare grandi letterati e scrittori del suo tempo, stringendo amicizia con grandi nomi come i poeti Apollinaire Guillaume e Paul Eluard, che divennero suoi grandi amici,  lo scrittore Andrè Malraux e il collega Max Ernst”.

Ripercorrendo alcune fasi salienti della sua vita, dal matrimonio con l’adorata prima moglie, Bella Rosenfeld nel 1915, morta nel  settembre 1944, ai periodi a Parigi e a Berlino, Chagall poi tornò in Russia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Lì si scontrò però con diverse difficoltà, come la lotta al suprematismo di un altro artista suo rivale, Kazimir Malevich, che “voleva azzerare tutto” mentre Chagall era un uomo sensibile ed emotivo.

Fu a Mosca che lavorò per il Teatro ebraico da camera realizzando opere innovative di estrema originalità, con vistosi echi di cultura chassidica e richiami fiabeschi ben visibili nelle scene, dove i personaggi danzano e ballano gioiosi. A Mantova sarà presentato il ciclo completo dei 7 teleri dipinti da Chagall nel 1920 per il Teatro ebraico da camera di Mosca: opere straordinarie che rappresentano il momento più rivoluzionario e meno nostalgico del suo percorso artistico. I teleri sono di assai rara presenza in Italia: furono esposti a Milano nel 1994 e a Roma nel 1999 dopo le esposizioni del 1992 al Guggenheim di New York e del 1993 al The Art Institute di Chicago. Il progetto espositivo proporrà, attorno alle sette opere, la ricostruzione dell’environment del Teatro ebraico da camera, ossia una “scatola” di circa 40 metri quadrati di superficie, per cui Chagall aveva realizzato, oltre ai dipinti parietali, le decorazioni per il soffitto, il sipario, insieme a costumi e scenografie per tre opere teatrali.

Si tratta, dunque, di opere esclusive e pregiate, un prestito eccezionale della Galleria di Stato Tretjakov di Mosca e, come ha ricordato il sindaco di Mantova, “ottenerli non è stato semplice perché c’era molta richiesta e non era scontato avere nella nostra esposizione queste opere. La nostra è una città di grande cultura e tradizione, con un importante Comunità ebraica e iniziative prestigiose come il Festival della Letteratura. Il Palazzo della Ragione di Mantova – ha proseguito il sindaco – è un luogo straordinario che, dopo un lungo restauro, è tornato al suo splendore originario di sontuoso edificio comunale medievale, costruito nel 1250 e divenuta poi sede podestarile nel ‘400″. Mantova si conferma così prestigiosa capitale culturale, grazie a importanti realtà e iniziative, come il Festival della Letteratura.

La Mostra sarà un’occasione in più per visitare la città del grande poeta latino Virgilio, scoprendone il fascino e le bellezze, e per conoscere o riscoprire il genio di Chagall, al secolo Moshe Segall,  e il suo periodo russo con i dipinti e le immagini più caratteristiche della sua arte fascinosa e simbolica.  Come le stralunate e oniriche figure umane e animali e l’audace anticonformismo di questo autore che non aderì mai veramente a nessuna corrente artistica, sviluppando uno stile unico e molto personale. Fra le opere presenti nell’esposizione mantovana, ci saranno le raffigurazioni di forme d’arte, dalla Letteratura (simboleggiata da un Sofer, mentre scrive un Sefer Torah) alla Musica, con “I musicanti” di cui uno imbraccia il violino, alla Danza; fino al famoso e splendido quadro “Sopra la città” dove un uomo e una donna, forse gli stessi Marc e Bella, volano abbracciati. Un caleidoscopio di linguaggi, tematiche, sogni e speranze che ci riporta nel fantasmagorico universo artistico di Chagall e al suo fertile periodo russo.

In mostra anche una serie di acqueforti, eseguite tra il 1923 e il 1939, tra cui le illustrazioni per le Anime morte di Gogol’, per le Favole di La Fontaine e per la Bibbia. Le incisioni si inseriscono
nel percorso espositivo a testimoniare lo stretto rapporto tra arte e letteratura nel periodo delle avanguardie.

 

Immagine:
Introduzione al teatro ebraico, 1920
tempera e caolino su tela, 284 x 787 cm
Galleria di Stato Tretjakov di Mosca
© The State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia
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