di Nathan Greppi
Nelle ultime settimane, un gruppo di archeologi che lavorano per l’Amministrazione Civile Israeliana ha rinvenuto, sotto un ex-campo di addestramento vicino alla città di Beit El, i resti di un antico insediamento ebraico risalente a 2700 anni fa.
Secondo Ynet il campo, chiamato Bahad 4, negli anni ’70 era il principale campo di addestramento per le nuove reclute, ma è abbandonato sin dal 1995. Alcune settimane fa, alcuni membri della divisione archeologica dell’Amministrazione Civile si sono recati sul luogo per fare delle ricerche. E sono rimasti scioccati quando, scavando appena sotto la piazza d’armi, hanno trovato un insediamento che pensano abbia ospitato dozzine di persone.
Secondo gli esperti il sito esisteva già all’epoca del Primo Tempio, ma era disabitato durante la dominazione persiana. In compenso è cresciuto notevolmente durante il periodo ellenistico e al tempo degli Asmonei, ed è rimasto in mano agli ebrei fino all’arrivo dei romani.
“I ritrovamenti sono strabilianti. La maggior parte di essi erano conservati con cura. Abbiamo trovato le chiavi per le porte delle abitazioni, utensili usati dagli ebrei che vivevano lì e una sorta di sigillo, che attestano in quale periodo è esistita la città,” ha dichiarato Yavgeni Aharonovich, uno degli archeologi che l’hanno scoperta.
I cimeli ritrovati nel sito testimoniano che il luogo è rimasto abbandonato per anni, prima di venire ripopolato sotto il dominio Bizantino, questa volta da cristiani, che costruirono un monastero al suo interno. Infatti gli scavi hanno riportato alla luce una chiesa, il suo refettorio (usato soprattutto dai monaci) e un bagno pubblico in ottime condizioni.
L’insediamento dell’epoca bizantina è esistito fino alla conquista del territorio da parte dei musulmani, nel corso della quale venne distrutto. I cristiani furono scacciati in massa e rimpiazzati da una popolazione musulmana. Il sito include anche resti di quest’ultimo periodo: dispense con un gran numero di anfore usate per il commercio dell’olio d’oliva.
Gli esperti hanno continuato spiegando che il sito subì ulteriore distruzione durante il terremoto dell’anno 748 e.v. e, dopo esser stato totalmente ricoperto di terra, venne dimenticato. Ma oggi, dopo più di 1200 anni, è stato finalmente rinvenuto.
“Questi ritrovamenti sono incredibili. Il sito apre una finestra praticamente su tutti i periodi storici d’Israele dal Primo Tempio,” ha raccontato Benny Har-Even, archeologo e funzionario dell’Amministrazione Civile.
L’Amministrazione ha dichiarato di voler riadattare il sito affinché possa accogliere dei turisti, sebbene il processo durerà molti anni.