Gerusalemme: scoperti il teatro romano perduto e antiche pietre vicino al Kotel

Arte

di Ilaria Ester Ramazzotti

Otto grandi pietre sono state rinvenute dalla Israel Antiquities Authority nei tunnel nei pressi del Kotel, il Muro Occidentale del Tempio nella Città vecchia di Gerusalemme, insieme ai resti di un teatro romano. L’antica struttura teatrale e le pietre, che erano state nascoste sotto otto metri di terra per 1.700 anni, sono state scoperte durante scavi che la IAA (Israel Antiquities Authority) ha condotto insieme a volontari sotto l’Arco di Wilson, come annunciato in una conferenza stampa del 16 ottobre scorso.

«È stata una scoperta sensazionale», hanno affermato gli archeologi della IAA Joe Uziel, Tehillah Lieberman e Avi Solomon a proposito del teatro romano, precisando di essersi imbattuti casualmente nei suoi resti mentre riportavano alla luce le otto grandi pietre nei pressi del Kotel. «Imbatterci in quel teatro è stato per noi un colpo di scena – hanno sottolineato -. È una struttura relativamente piccola rispetto ai teatri romani già noti, come quelli di Cesarea, Beit Shean o Beit Guvrin. In particolare, si trova sotto una copertura, l’Arco di Wilson, e questo fa pensare che fosse ciò che veniva chiamato ‘odeon’, cioè una struttura utilizzata per esibizioni acustiche». «In alternativa, questa potrebbe essere stata una struttura nota come ‘bouleuterion’, cioè l’edificio in cui si riuniva il consiglio comunale, che in questo caso era il consiglio della colonia romana di Aelia Capitolina, la Gerusalemme romana».

Pare così risolversi il «mistero del teatro perduto di Gerusalemme», in precedenza considerato perduto. Rivelatosi di piccole dimensioni e con circa 200 posti, per motivi non ancora accertati risulterebbe non completato e mai entrato in funzione. «Le ragioni sono sconosciute – hanno aggiunto a riguardo gli archeologi – ma potrebbero essere legate a un evento storico significativo, forse la rivolta guidata da Bar Kochba» negli anni 132-135 d.C.

I risultati di queste ricerche saranno presentati al pubblico all’Università Ebraica in una conferenza intitolata ‘Nuovi studi nell’Archeologia di Gerusalemme e dintorni’. La conferenza celebrerà altresì 50 anni di archeologia dalla data dell’unificazione della città. Gli archeologi della IAA hanno infatti osservato che le recenti «scoperte contribuiscono alla nostra conoscenza di Gerusalemme».

Il rabbino del Kotel e dei Luoghi sacri Shmuel Rabinovitch ha dichiarato che «di tanto in tanto le straordinarie scoperte archeologiche permettono alla nostra generazione di toccare la storia antica del nostro popolo e del patrimonio ebraico e la sua profonda connessione con Gerusalemme». Israel Hasson, direttore generale della IAA ha detto che «Israel Antiquities Authority sta lavorando a un progetto nazionale finalizzato a svelare l’antica Gerusalemme che è già stato approvato dal governo». Sulla stessa linea e a favore della realizzazioni di percorsi aperti al pubblico nel luoghi adiacenti all’area del Kotel e delle recenti scoperte si sono espressi anche Yuval Baruch, archeologo della IAA per il distretto di Gerusalemme, e Mordechai Eliav, direttore della Fondazione Western Wall Heritage.