di Avi Shalom
“Nella mia mente vedo un nuovo museo, di grandi dimensioni. Lo dedicheremo ad Albert Einstein, l’ebreo più famoso della storia dopo Mosè”. Queste parole le ha pronunciate non un giovane architetto israeliano in cerca di notorietà, bensì un uomo di quasi novant’anni di nome Shimon Peres.
A riportare la notizia è stato qualche giorno fa il quotidiano israeliano Yediot Ahronot secondo il quale i collaboratori del presidente sarebbero già in pieno brain storming per lo sviluppo di quest’idea. Per come lo immagina Peres infatti non si tratterebbe di costruire un museo qualunque. La forma dell’edificio dovrebbe ricordare quella di una “testa gigantesta” dentro la quale “formicoleranno migliaia di visitatori”.
“Un cervello umano ciclopico” ha suggerito Ztvi Hauser, il capo dello staff del presidente Peres invece già se lo immagina con le fattezze della testa, chioma leonina inclusa, del celebre fisico della teoria della relatività.
La proposta del museo è già allo studio sia del Governo che dell’Università ebraica di Gerusalemme che conserva fra l’altro il corposo archivio personale di Albert Einsten – svariati oggetti e più di 45.000 documenti che l’Università da quest’anno ha cominciato a digitalizzare.
Il Museo Einstein contribuirebbe a costruire quell’immagine che secondo Peres il mondo dovrebbe avere di Israele, ossia di “un polo di attrazione per la creatività, per la sapienza – ed Einstein le aveva entrambe”. “Non un solo turista di passaggio, rinuncerà ad una visita!” ha concluso Peres.