di Yuval Avital
“Alma Mater” sarà presentata come una mostra personale importante al Museo di Israele, a partire dal 17 dicembre e per sei mesi, in occasione del 60° anniversario del museo.
In questi tempi di guerra e difficoltà, credo che il messaggio di “Alma Mater” non sia mai stato così attuale. L’installazione si propone di essere uno spazio di guarigione, un santuario permeato dalle voci di madri e nonne di tutto il mondo, che celebra la ricca diversità delle culture ebraiche, musulmane e cristiane presenti in Israele e nella diaspora. “Alma Mater” incarna lo spirito nutritivo dell’archetipo della grande madre, trasmettendo un potente messaggio etico e pacifico attraverso il suono. L’esperienza immersiva include una “foresta” unica di altoparlanti, che invita il pubblico a entrare in uno spazio simile a un grembo, dove le voci di centinaia di donne si intrecciano per formare un vibrante arazzo di saggezza materna. Al centro dell’installazione ci sarà una figura femminile di 233.000 anni proveniente da Berekhat Ram, simbolo della nostra profonda connessione con la femminilità e dell’eredità duratura delle figure materne nella storia.
Il Museo di Israele ha generosamente deciso di dedicarsi al progetto e, grazie all’aiuto della mia galleria e ai donatori italiani, siamo arrivati al punto in cui mancano solo €15.000. Sono felice per il progresso che abbiamo fatto nel garantire il finanziamento, ma dobbiamo ancora raccogliere questa somma entro sabato sera, 28 settembre. Questo momento cruciale determinerà se potremo procedere con questa mostra significativa o se dovremo cancellarla.
Credo che, in momenti di grande violenza e tensione, “Alma Mater” rappresenti un profondo promemoria del potere trasformativo dell’arte nel creare connessioni tra le persone. Sottolinea l’unità attraverso la diversità, offrendo speranza e guarigione a chi la vive.
Ti invito a condividere questo messaggio con chiunque possa essere interessato a sostenere la nostra causa.
I potenziali donatori possono inviare un’email alla curatrice, Talia Amar (taliaa@imj.org.il), così come al mio ufficio (office@yuvalavital.com), indicando la loro intenzione di contribuire.
Vi ringrazio sinceramente per essere parte del mio viaggio artistico.
Credo davvero che sia ancora possibile, anche in questo momento difficile, creare uno spazio significativo per la guarigione e la connessione.
Un grande abbraccio e shalom,
Yuval