Il Museo ebraico Carlo e Vera Wagner di Trieste dedica una sala alla Shoah triestina a 70 anni dalla emanazione delle leggi razziali.
Allestita nell’area che ospita le bisacce con gli oggetti dei deportati da Trieste, la nuova struttura propone documentazioni d’epoca fino ad oggi inedita come carte d’identità, schede del censimento fascista e dall’archivio della Gestapo, pagelle scolastiche, foto.
La Comunità ebraica di Trieste, città che dopo l’8 settembre fu posta sotto il diretto controllo germanico e vide in funzione l’unico campo di sterminio italiano, fu profondamente colpita dalla ferocia nazista. Secondo le stime venne deportato nei lager quasi un migliaio di persone, più del 10 per cento degli ebrei italiani. Fecero ritorno solo in 19, soprattutto donne. I documenti esposti sono stati messi a disposizione da alcune famiglie triestine, i Wagner, Zaban e Kostoris.