di Ilaria Ester Ramazzotti
Sarà battuta all’asta il prossimo 24 settembre a Milano da Ponte Casa d’Aste la prima edizione Aldina dell’Opera omnia di Angelo Poliziano (1454-1494) pubblicata da Aldo Manuzio (tra 1449 e 1452 – 1515) nel 1498 a Venezia, che contiene pagine in caratteri ebraici.
L’opera è rara e preziosa poiché “si tratta della prima volta in cui” Aldo Manuzio, tra i maggiori editori d’ogni tempo, fra i primi editori in senso moderno in Europa, “usa i caratteri ebraici ed è dunque una fondamentale testimonianza storica e culturale per la storia dell’ebraismo a Venezia e in Italia nel XV secolo – sottolinea Stefania Pandakovic, direttore di dipartimento Libri e Manoscritti della casa d’aste -. In quegli anni la tecnica della stampa comincia a prendere piede in Europa e l’introduzione dei caratteri ebraici in aggiunta alle lettere latine rappresenta un momento fondamentale per la diffusione della cultura ebraica attraverso la stampa libraria”. “Tra 1498 e 1499 Aldo Manuzio inizia infatti a manifestare interesse per la stampa ebraica e, al termine delle grammatiche latina e greca pubblicate nel 1501, aggiunge una Introductio perbrevis ad Hebraicam linguam, ritenuta di Gershom Soncino, che costituisce il primo episodio veneziano di impiego di caratteri ebraici, mentre il primo utilizzo fu proprio del Poliziano nel 1498”.
Dell’Opera omnia di Angelo Poliziano di Poliziano esistono copie nei musei e nelle biblioteche italiane, ma nessuna copia completa delle parti in ebraico è posseduta dalla Biblioteca Nazionale israeliana a Gerusalemme.
“Ho visto che in Israele non esistono copie del libro – fa sapere Stefania Pandakovic -: la Biblioteca Nazionale ne ha infatti una copia scompleta in cui mancano le pagine con i caratteri ebraici in questione, poiché la biblioteca possiede infatti solo della prima metà dell’opera. Sono in contatto con la curatrice della Biblioteca Nazionale di Gerusalemme e so che avrebbero grande piacere che il libro entrasse a fare parte delle loro collezioni, ma non sono però certi di riuscire a trovare i soldi necessari per acquistarlo direttamente entro settembre. La stima va dai 7 mila ai 10 mila euro, e potrebbe certamente esserci competizione in asta, ma realisticamente credo che sarà venduta tra gli 8 mila e i 15 mila euro. Mi chiedevo se conoscete qualcuno della Comunità Ebraica che potrebbe essere interessato a comprarlo e a donarlo alla Biblioteca di Gerusalemme”.
Per approfondimenti e informazioni:
Stefania Pandakovic, direttore di dipartimento Libri e Manoscritti
Il Ponte Casa d’Aste | Palazzo Crivelli
Via Pontaccio 12 – 20121 Milano
stefania.pandakovic@ponteonline.com
+39 028631491