di Paolo Castellano
Il 20 settembre presso l’Auditorium di Milano è stata inaugurata la mostra Aldo Finzi e la musica perseguitata a Milano. L’istituto musicale milanese ha realizzato l’esposizione in occasione dell’ottantesimo anniversario delle Leggi razziali approvate nel 1938 dal Regime fascista. Ad accogliere il numeroso pubblico, accorso per assistere alla mostra, sono stati Jader Bignamini (direttore dell’Orchestra Sinfonica LaVerdi), Gianni Cervetti (presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi), Pasquale Guadagnolo (responsabile iniziative culturali) e Martino Tosi (pianista).
Durante la conferenza di presentazione, il direttore Bignamini ha inoltre spiegato che LaVerdi ha deciso di eseguire per la prima volta un brano inedito del compositore Aldo Finzi intitolato Numquam. «È una composizione estremamente sinfonica, 10 minuti di musica densa. L’orchestra si è esercitata molto perché il brano non è mai stato eseguito», ha sottolineato Bignamini.
L’oblio che, ingiustamente, Aldo Finzi ha subito è stata l’occasione, oltre all’ottantesimo anniversario delle Leggi razziali, per riscoprire e riscattare la figura artistica del musicista ebreo. Martino Tosi ha così ripercorso i tratti salienti della vita di Aldo Finzi davanti a un pubblico attento, tra i partecipanti erano inoltre presenti la senatrice a vita Liliana Segre e Bruno Finzi, figlio del musicista.
Come ha raccontato Tosi, Aldo Finzi nacque nel 1897 a Milano da una famiglia ebraica di origine mantovana. Accanto agli studi giuridici, Finzi intraprese la carriera da musicista studiando all’accademia Santa Cecilia di Roma. Il talento del compositore ebreo fu così evidente da farsi pubblicare dalla nota casa editrice musicale Ricordi a soli 24 anni. Dopo essersi sposato, la carriera artistica di Finzi incominciò a declinare verso la fine degli anni ‘30, con le persecuzioni razziali: egli sarà costretto a lavorare sotto falso nome per mantenere moglie e figli. Nell’ottobre del ‘44, Aldo Finzi si consegnò alle SS per salvare la sua famiglia dalla cattura e dalla deportazione nei campi di concentramento. Nel 1945 il compositore morì per un attacco cardiaco, provocato molto probabilmente dalle condizioni precarie vissute in quel periodo.
Periodo che, come ha ricordato Liliana Segre, è stato segnato dall’indifferenza più totale. La senatrice ha voluto commentare l’esposizione sulle Leggi razziali affermando quanto sia importante ripercorrere la storia delle Leggi razziali per vaccinarsi dall’odio: «Ho visto la firma del re sul documento che condannò gli ebrei italiani alla deportazione. È una firma sottile che non sembra conscia della responsabilità di cui si fa carico. Quel tratto sottile è diventato nella mia mente una linea spessa, come un binario, anzi come i binari che hanno poi trasportato gli ebrei nei campi di concentramento».
Come ha dichiarato Liliana Segre, il giudizio critico e la coscienza storica sono due facoltà necessarie per far sì che i drammatici eventi del passato non si ripetano, soprattutto nel mondo degli “influencer e dello hate-speech” in cui vivono oggi le nuove generazioni. Per combattere l’indifferenza serve informarsi e una mostra sulle Leggi razziali è un ottimo motivo per farlo.
Programma
1938: Musica Perseguitata
Sono già trascorsi … solo … ottant’anni
80° anniversario delle leggi razziste
Un ciclo di concerti di Musica Perseguitata
MILANO Auditorium – Largo Gustav Mahler
Fino al 21 ottobre: Mostra sulla “Musica Perseguitata”, in collaborazione con lo Spazio della Memoria della Biblioteca del Conservatorio di Milano
Casa della Memoria
via Federico Confalonieri 14
Spazio della Memoria musicale della Biblioteca del Conservatorio di Milano, in collaborazione e con il sostegno di ANPI Proviciale di Milano, e con il patrocinio di Comunità Ebraica di Milano, Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e Associazione Figli della Shoah.
Giovedì 4 ottobre 2018, ore 18
Beatrice Baldissin, pianoforte
Giulia Taccagni e Alessandra Notarnicola, mezzosoprani
Simonetta Heger e Stefania Mormone, duo pianistico
Renzo Massarani: Tre preludi per pianoforte.
Leone Sinigaglia: La tregua; Serenata provenzale;
Le nozze dell’alpigiano; La scelta felice.
Fernando Liuzzi: Ballatetta;
Dal “Laudario di Cortona”: Da mi conforto;
Stella nova.
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Kurt Sonnenfeld: Funkenspiel per pianoforte a quattro mani.
Alberto Gentili: Pianto antico; Ballata.
Aldo Finzi: Barque d’Or; Serenata.
Mario Castelnuovo Tedesco: L’infinito; Tre canzoni sefardite.
Ospite: Ersilia Colonna Lopez
Giovedì 11 ottobre 2018, ore 18
Lorenzo Pusterla, pianoforte
Vittorio Rieti: Poema fiesolano.
Aldo Finzi: Toccata.
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Renzo Massarani: Dal Lago di Mantova.
Mario Castelnuovo Tedesco: Due Film Studies.
Ospite: ANPI SCALA
Giovedì 18 ottobre 2018, ore 18
Aniello Iaccarino, pianoforte
Catello Coppola, flauto
Marco Russo, saxofono
Riccardo Acciarino, clarinetto
Stefania Mormone, pianoforte
Vittorio Rieti Sonatina per flauto e pianoforte;
Sequence per saxofono e pianoforte.
Kurt Sonnenfeld Ramage – Sonata ecologica
per flauto saxofono e pianoforte.
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Mario Castelnuovo Tedesco Sonata per clarinetto e pianoforte.
Ospiti: Filippo Del Corno, Elisabetta Bozzi
Giovedì 25 ottobre 2018, ore 18
Francesco Melis, violino
Luca Maringola, pianoforte
Mario Castelnuovo Tedesco: Ritmi; Ballade.
Leone Sinigaglia: Variazioni su tema di Schubert.
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Fernando Liuzzi Sonata.
Ospite: Dolce usignolo dall’ala ferita, documentario su Leone Sinigaglia
di Marco Cavallarin
Conservatorio G. Verdi di Milano
via Conservatorio 12, Sala Puccini
Martedì 6 novembre 2018
ore 20
Presentazione del libro di Angelo Gilardino, Un fiorentino a Beverly Hills, biografia di Mario Castelnuovo Tedesco
ore 21
Concerto di Emanuele Segre (Chitarra) e David Witten (Pianoforte)
Musiche di Mario Castelnuovo Tedesco
Note al programma, presentazione e ricerca storica a cura dello Spazio della Memoria Musicale della Biblioteca del Conservatorio di Milano.
La mostra “Musica perseguitata” è stata realizzata alcuni anni fa dagli studenti del Liceo del Conservatorio con il coordinamento di Pinuccia Carrer e Simone