Bookcity Milano: l’America amara di Philip Roth

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di Redazione

America amara di Philip Roth, con Elèna Mortara e Carlo Pagetti, è l’incontro che Bookcity Milano dedica allo scrittore, nato a Newark, New Jersey, il 19 marzo 1933, e morto il 22 maggio 2018 a Manhattan, New York.

La recente scomparsa di Philip Roth, da alcuni considerato il maggior romanziere contemporaneo, è stata preceduta di pochi mesi dalla pubblicazione presso i Meridiani del primo volume dei Romanzi.

Il Meridiano, primo di tre che presenteranno una ricca selezione della narrativa di Roth, propone i più importanti romanzi del periodo giovanile e della prima maturità, tra i quali spicca Lo scrittore fantasma (1979), preceduto da Goodbye, Columbus (1959), Lamento di Portnoy (1969) e La mia vita di uomo (1974); seguono Zuckerman scatenato (1981), La lezione di anatomia (1983), L’orgia di Praga (1985) e La controvita (1986). Il saggio introduttivo, firmato da Elèna Mortara e gli apparati critici, redatti da Mortara e Paolo Simonetti, contribuiscono a presentare l’opera di Roth alle nuove generazioni, offrendo informazioni preziose e inedite anche a chi di Roth è già lettore appassionato.

La complessità della narrativa rothiana permette allo scrittore ebreo-americano di trasformare la riflessione sugli ebrei d’America in una rappresentazione tragica e ironica della condizione contemporanea.

L’incontro su Philip Roth avrà luogo nell’ambito di BookCity a Milano il prossimo giovedì 15 novembre, ore 14.30, all’Università degli Studi di Milano, via Festa del Perdono 3, Aula 113.