Cosa sappiamo dell’ebraismo calabrese? Un grande concerto per scoprire intrecci, radici e emozioni non solo della Calabria ebraica ma del Mediterraneo, dalla Spagna al Nord Africa a Israele

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di Redazione

La musica come specchio della lunga e travagliata storia degli ebrei calabresi, i legami fra Calabria e gli altri luoghi del Mediterraneo, primo fra tutti Spagna, Nord Africa e Israele e una serie di brani emozionanti guidati dall’interculturalità e dal fascino della cultura mediterranea saranno alla base dell’evento Calabria ebraica. Un mistero fra storia, arte e musica. L’iniziativa si terrà giovedì 18 luglio dalle 21 a Castrovillari presso il Protoconvento francescano e organizzata dalla Proloco locale con il patrocinio dell’Amministrazione locale si articolerà in due parti.

La band Castrum

Ad introdurre l’iniziativa ci saranno una serie di interventi, dalle istituzioni alla cultura. Prima della musica, porteranno i saluti, il sindaco di Castrovillari Mimmo LoPolito, il presidente Proloco Eugenio Iannelli, Roque Pugliese consigliere della Comunità di Napoli e Gerardo Bonifati presidente nazionale della Federazione Tradizioni Popolari. Successivamente interverranno anche il giornalista, opinionista e massmediologo Klaus Davi da anni promotore della centralità dell’ebraismo calabrese e del suo patrimonio storico e culturale, lo storico Gianluigi Trombetti e l’etnomusicologo e giornalista Roberto Zadik che sarà conduttore del concerto della band locale dei Castrum.

Argomenti della serata, prima della loro performance, saranno la millenaria presenza degli ebrei calabresi, da quando vennero come schiavi dei romani, all’arrivo dei sefarditi espulsi dalla Spagna, le loro attività di grande rilevanza, come quella di stampatori dei primi commenti di Rashi alla Torà in Italia così come il commercio della seta, così come il fascino dei vari luoghi, come le centotrenta Giudecche distribuite nella Regione e documentate dallo storico Vincenzo Villella e nel suo libro Ebrei di Calabria e sinagoghe antiche  e incantevoli come quella di Bova Marina e di Serrastretta, unica ancora attiva sul territorio.

Successivamente toccherà alla grande musica dei Castrum che seguendo il tema degli intrecci e dell’interculturalità, eseguiranno una serie di brani appartenenti sia alla musica folkloristica calabrese e ai coinvolgenti ritmi dell’antico Regno di Napoli, dalle tarante, alle pizziche, alle tammuriate napoletane che al repertorio di grandi cantautori ebrei mediterranei.

Il concerto dedicato al carismatico cantautore crotonese Rino Gaetano, del quale verranno eseguite sia melodie conosciute come Gianna che suoi pezzi molto rari come Ad esempio a me piace il sud, spazierà dall’egiziano cittadino del mondo Moustaki con la sua Lo straniero e le suite strumentali ipnotiche come Maroc del mandolinista israeliano Avi Avital. La performance musicale regalerà varie sorprese e grandi emozioni al pubblico grazie all’impegno di un gruppo come quello dei Castrum, guidati dalla voce di Carmine Mazzotta, dalla fisarmonica di Camillo Maffia, dalle percussioni di Giuseppe Mazzotta, dai tamburi di Fabio Malomo, dal basso di Fabiano Perrupato e dalle danze di Fabiana Maritato.