di Redazione
Dal 16 ottobre al 20 dicembre andrà in scena al Teatro Franco Parenti il Festival internazionale di teatro, musica, incontri e performance intitolato Israele: tradizione e creatività. Energie da Tel Aviv che vuole indagare e raccontare proprio quella relazione tra creatività contemporanea, cultura della tradizione e religione ebraica. Accanto a spettacoli e performance, è previsto infatti un programma di incontri e conferenze con studiosi e divulgatori del pensiero ebraico, per comprendere e valorizzare proprio queste corrispondenze.
“Un’energia, quella israeliana, che vogliamo accogliere, interpretare e fare nostra – si legge sul sito del Teatro -. Nella stagione teatrale del Parenti, infatti, sono in programma due nuovi spettacoli di produzione, dai testi di due autori contemporanei, Roy Chen e Etgar Keret, nei quali si riconoscono quella spinta creativa e quella originale interpretazione della realtà, in equilibrio tra intelligenza, poesia e ironia”.
Il programma
Spettacoli e incontri con autori
Si comincia il 16 ottobre alle ore 19.30 con il concerto del virtuoso pianista Yakir Arbib, musicista contemporaneo e compositore italo-israeliano, che racconta al mondo arcobaleni sfiorando una tastiera con le proprie dita.
Dal 17 ottobre al 5 novembre andrà in scena lo spettacolo Pizzeria Kamikaze. tratte dall’omonima raccolta di Etgar Keret; in scena avventure assurde e racconti macabri ambientati in un mondo parallelo, quello dei suicidi. Con Francesco Brandi, regia Mario De Masi.
Il 22 ottobre, alle ore 17.30 ci sarà un incontro con Etgar Keret, scrittore israeliano noto per i suoi racconti, graphic novel e sceneggiature per film e televisione. Uno degli scrittori viventi più importanti – incantevole e spiritoso.
L’11 e il 12 novembre sarà la volta di Tiny Death: un teatro da tavolo intimo e minimalista, uno spettacolo profondo, affascinante e pieno d’amore in cui l’attrice ci racconta, in un circo variopinto di sentimenti la sua piccola-grande storia. Di e con Meital Raz.
Sempre l’11 e il 12 novembre spazio alla danza, con lo spettacolo The most boring show in the world: a partire da una ricerca approfondita sul tema della noia, Renana Raz porta in scena uno spettacolo di danza che dà corpo e tridimensionalità a questo sentimento umano così sottovalutato.
Musica, tecnologia, umorismo e circo sono gli ingredienti di Control Freak, lo spettacolo di Kulu Orr in scena il 12 e il 13 dicembre: uno spettacolo divertente e coinvolgente.
Il 17 dicembre ci sarà l’incontro con Roy Chen, scrittore, traduttore e dal 2007 drammaturgo stabile del Teatro Gesher, uno dei più importanti teatri israeliani. In questo incontro, accompagnato da testimonianze video, Chen condivide il percorso creativo e artistico, nato dall’esperienza con adolescenti “fragili”.
Infine il 19 e 20 dicembre lo spettacolo Grannies, un drag show immensamente divertente sulla vecchiaia dal Jerusalem Khan Theatre, il teatro con il maggior repertorio creativo di Gerusalemme e che secondo la critica ha prodotto i lavori più pionieristici degli ultimi anni.
Le conferenze
Non mancheranno le conferenze di ebraismo e cultura ebraica sotto la supervisione del rabbino capo di Milano Alfonso Arbib.
La cultura ebraica, tra le più antiche al mondo, si distingue per la straordinaria abilità di guardare al futuro, senza però smarrire il legame con le radici storiche e tradizionali. La Torah, nucleo centrale della fede ebraica, è stata tramandata intatta attraverso i secoli, ma gli ebrei la reinterpretano costantemente per mantenerla pertinente alle sfide del presente e del futuro. Questo processo di interpretazione dinamica, noto come Talmud, testimonia l’adattabilità della cultura ebraica che evolve senza mai perdere il legame con le proprie radici religiose, culturali e storiche. Una propensione alla sopravvivenza e all’evoluzione che ritroviamo nella scena teatrale e performativa israeliana, a cui guardiamo con interesse proprio per la sua vivacità, la sua potenza e il suo guardare oltre.
Questo ciclo di incontri, con esperti e studiosi, vuole aiutarci a conoscere e comprendere le radici religiose, storiche e culturali di tale linfa, per una chiave di lettura più consapevole degli spettacoli in programma nel festival Dalla tradizione ebraica all’energia di Tel Aviv.
5 Novembre h 11.30
Intelletto, emozioni e sentimenti nella tradizione ebraica
con Rav Alfonso Arbib, rabbino capo della Comunità Ebraica di Milano e insegnante di Ebraismo.
12 Novembre h 11.30
Amore e Giustizia: rapporti e contraddizioni
con Rav Roberto della Rocca, direttore dell’Area Formazione e Cultura dell’UCEI.
26 Novembre h 11.30
Essere Comunità
con Rav Alberto Moshe Somekh, professore di Studi Ebraici presso il Liceo Ebraico e la Scuola Rabbinica di Milano.
3 Dicembre h 11.30
“Mosè cercare cercò”. Il Midrash: ermeneutica e ricerca di senso
con Rav Benedetto Carucci Viterbi, rabbino e biblista.
10 Dicembre h 11.30
Ebrei ed Ebraismo nella cultura contemporanea. Da Rosenzweig ai supereroi
con Mino Chamla, filosofo, insegnante e autore di diverse pubblicazioni che trattano di ebraismo, filosofia e cinema.